www.ladigetto.it - Codacons, indagine caro-vita nelle principali città italiane

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Lo afferma il Codacons, che ha elaborato una indagine sul costo della vita nelle principali città italiane, mettendo a confronto prezzi e tariffe di un paniere di beni e servizi che va dalla carne all’ortofrutta, passando per dentisti, parrucchieri e bar.

Una visita privata dal ginecologo costa di meno al sud (80 euro a Napoli, 95 euro a Catanzaro), contro i 155 euro di Trento e Milano.

La città partenopea, tuttavia, è quella con la tariffa dei rifiuti più alta d’Italia (507,96 euro), il 148% in più rispetto a Trento, dove per la Tari si pagano appena 205 euro. (ladigetto.it)

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Lo afferma il Codacons, che ha elaborato una indagine sul costo della vita nelle principali città italiane, mettendo a confronto prezzi e tariffe di un paniere di beni e servizi che va dalla carne all'ortofrutta, passando per dentisti, parrucchieri e bar. (ROMA on line)

Fonte Ansa.it (Corriere Quotidiano)

Non è una sorpresa: Milano si conferma la città italiana dove la vita costa di più, Napoli la più economica, mentre Pescara risulta la più conveniente sul fronte delle tariffe dei servizi. La situazione si ribalta al bar: Trento vanta il caffè più salato (in media 1,24 euro l’espresso), seguita da Trieste (1,14 euro) e Bologna (1,13 euro), contro una media di 0,82 euro a tazzina a Catanzaro (Metro)

A Palermo i dentisti meno cari della Penisola (RagusaNews)

Milano è la città più cara d’Italia. . Meglio le città del Sud. . Dai dati alla prova sul campo: dalla colazione al bar agli acquisti dal fruttivendolo, dalla fattura del dentista alla piega dal parrucchiere, beni e servizi nella città meneghina sono più costosi che altrove. (Italia a Tavola)

"Il costo della vita è estremamente diversificato sul territorio, con le città del Sud che comunque risultano mediamente più economiche rispetto al Nord Italia - spiega il presidente- Prezzi e tariffe che appaiono tuttavia in continua evoluzione: gli aumenti delle bollette di luce e gas stanno infatti determinando nelle ultime settimane rincari a cascata dei prezzi al dettaglio, a causa dei maggiori costi in capo a imprese e attività che vengono inevitabilmente scaricati sui consumatori attraverso rialzi dei listini" (La Repubblica)