Bergoglio depenna la messa in latino e crea un'altra frattura in Vaticano

La Verità ESTERI

Come anticipato dalla «Verità», il rito antico dovrà essere autorizzato dal vescovo.Prete arrestato per abusi sui minori. È don Emanuele Tempesta, vicario parrocchiale a Busto Garolfo, nel Milanese. Sette le vittime, tra i 7 e gli 11 anni. L'arcivescovo Mario Delpini: «Vicino a tutti i soggetti coin

(La Verità)

La notizia riportata su altre testate

di: Papa Francesco. Lettera Apostolica in forma di Motu «Proprio» del Sommo Pontefice Francesco. «Traditionis Custodes» sull’uso della Liturgia Romana anteriore alla Riforma del 1970. Custodi della tradizione, i vescovi, in comunione con il vescovo di Roma, costituiscono il visibile principio e fondamento di unità nelle loro Chiese particolari. (SettimanaNews)

Città del Vaticano (AsiaNews) – Papa Francesco stringe i freni sulle celebrazioni della messa con il rito precedente al Concilio Vaticano II, detta la “messa in latino” a volte con un riferimento alla “vera Chiesa”. (AsiaNews)

Dal Motu Proprio Summorum Pontificum, nonostante le difficoltà e le resistenze, la Chiesa ha intrapreso un cammino di riforma liturgica e spirituale che, seppur lento, è irreversibile Non diversamente il nostro santo Predecessore Pio V aveva reso obbligatorio il Messale riformato sotto la sua autorità, in seguito al Concilio Tridentino. (Agenzia askanews)

Il contenuto del nuovo Motu Proprio conferma, in larga parte, quanto era già stato sin qui anticipato da molteplici fonti. Cari Amici,. ciò che temevamo è purtroppo accaduto: il Motu Proprio restrittivo del Summorum Pontificum è stato pubblicato, insieme ad una Lettera di accompagnamento. (Corrispondenza romana)

Vedremo, quindi, quale sarà la “soglia di sopportazione del dolore” da parte dei conservatori e per quanto tempo ancora la questione chiave della rinuncia di Benedetto XVI continuerà ad essere ignorata dall’alto clero Come se lo Spirito Santo si potesse prestare ad assistere un antipapa perché “tanto ormai è andata così”. (Liberoquotidiano.it)

No ad «abusi» nella liturgia. «I libri liturgici promulgati dai santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità ai decreti del Concilio Vaticano II, sono l’unica espressione della lex orandi del Rito Romano». (Diocesi di MIlano)