Perché dobbiamo temere le varianti del coronavirus (e come combatterle)

Today.it SALUTE

Tuttavia come spiega una dettagliata analisi di Moreno Colaiacovo, bioinformatico e divulgatore scientifico, non dobbiamo pensare alle varianti come entità immutabili.

"La mutazione E484K è già apparsa molte volte nel mondo in modo indipendente, e la cosa non stupisce, visto che conferisce al virus un evidente vantaggio sfuggendo agli anticorpi.

Colaiacovo mette in evidenza come la mutazione E484K sia già stata individuata in una mutazione della variante spagnola: "Una spagnola incattivita già identificata anche in Campania in almeno tre campioni a fine dicembre". (Today.it)

Ne parlano anche altre fonti

Semplice: i coronavirus sono stati identificati negli anni ’60, ma non hanno mai rappresentato una priorità per le case farmaceutiche produttrici di vaccini. Solo che quel coronavirus sparì, da solo, nel giro di pochi mesi (InsideOver)

Che le specie di mammiferi che possono infettarsi con almeno quattro o più tipi di coronavirus sono 40 volte quelli che si riteneva in precedenza Se due diversi tipi di coronavirus abitano la stessa cellula, il risultato potrebbe non essere una nuova variante, ma una nuova specie”. (Esquire Italia)