Sei denunce dopo gli scontri al corteo pro Palestina a Milano

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INTERNO

Cinque uomini e una donna, tutti italiani tra i 19 e i 30 anni, sono stati denunciati dalle forze dell’ordine per i disordini scoppiati durante la manifestazione pro Palestina svoltasi a Milano sabato 12 aprile. Le accuse principali – resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e, in un caso, possesso di un coltello a serramanico – sono state confermate dalla questura, che ha disposto per tutti il Daspo urbano e per tre di loro anche il foglio di via.

I disordini, che hanno visto alcuni partecipanti al corteo scontrarsi con le forze dell’ordine, sono stati documentati da video circolati online e ripresi da diverse testate. Le immagini mostrano momenti di tensione, con lancio di oggetti e tentativi di sfondare i cordoni. Tra gli episodi più gravi, oltre agli atti vandalici, è emerso anche un gesto di solidarietà verso il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, interpretato dalle autorità come una provocazione.

La decisione di applicare il Daspo urbano – misura che vieta l’accesso a determinate aree della città – e il foglio di via, che obbliga a lasciare il comune entro un termine stabilito, segna un inasprimento delle contromisure dopo settimane di proteste spesso finite in violenza. Le indagini, ancora in corso, potrebbero portare a ulteriori sviluppi, considerando che alcuni partecipanti sono già noti alle forze dell’ordine per precedenti coinvolgimenti in manifestazioni analoghe.