Bergogliani contro. Vacilla il fronte dei cardinali progressisti costruito da Francesco
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Per chi spera che al soglio pontificio si sieda un erede di Francesco, i nomi di Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, e Luis Antonio Tagle, definito il Bergoglio filippino, potrebbero essere quelli del prossimo papa. Eppure tra i cardinali che da domani verranno chiusi a chiave all'interno della Cappella Sistina, ci sono dei progressisti che non supportano questi due papabili candidati e che tramano contro di loro, come riporta un articolo de Il Messaggero (HuffPost Italia)
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Una scelta in cui uno dei tanti punti interrogativi sarà anche quello della politica estera del futuro pontefice. Perché se la Santa Sede non è una superpotenza militare, di certo lo è dal punto di vista religioso, culturale e politico. (Il Riformista)
Arrestato tre anni fa, sospettato di avere contravvenuto la legge di sicurezza nazionale, rilasciato dietro cauzione, ha ottenuto il passaporto per 10 giorni. (il Giornale)
E probabilmente non basta nemmeno il profilo del "Papa Francesco" di Asia, il Cardinale filippino Luis Antonio Tagle, pro-prefetto uscente del Dicastero per l'Evangelizzazione, che viene descritto, sì, come il cardinale che sa stare sulla strada del todos, todos, todos di Papa Francesco, ma viene anche ridotto a macchietta, descritto come il "cardinale karaoke" per un video in cui canta la contestata Imagine di John Lennon, e addirittura accusato di non essere fluente in cinese come viene normalmente raccontato. (Il Gazzettino)
E così, il Segretario di Stato vaticano è finito affossato, in questi ultimi giorni, da un fuoco che poteva essere considerato “amico”, che diffondeva discorsi di cardinali che erano critici sul suo operato o sulla sua posizione. (Il Messaggero)
Con il conclave per la successione di Papa Francesco alle porte, Padre Robert Sirico (Presidente emerito Acton Institute) ha voluto porre l’attenzione su una questione stringente: "mentre Pechino rafforza il suo controllo su Hong Kong, la situazione del cardinale Zen, vescovo emerito della città e oggi novantatreenne, richiede attenzione urgente. (Tiscali Notizie)
In effetti, la tempesta si è scatenata, ma l’anziano porporato, 93 anni compiuti a gennaio, che Papa Francesco non ha mai voluto ricevere, non ha mai citato il segretario di stato e neanche la politica vaticana verso il Celeste Impero. (Nicolaporro.it)