Suicidio assistito, Bersani: “Il caso di Mario ci chiama a un’assunzione di responsabilità

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Non deve finire come con il Ddl Zan“.

“Il caso di cronaca che abbiamo visto ci porta tutti ad avere un assunzione di responsabilità nel percorso legislativo.

Lo ha detto il deputato di Articolo Uno, Pierluigi Bersani, parlando con i cronisti il caso Mario (nome di fantasia), 43enne residente in un piccolo paese marchigiano e primo paziente in Italia a ottenere il via libera ad accedere al suicidio assistito

(Il Fatto Quotidiano)

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«È molto grave che ci sia voluto tanto tempo, ma finalmente per la prima volta in Italia un Comitato etico ha confermato per una persona malata, l’esistenza delle condizioni per il suicidio assistito» ha commentato Filomena Gallo, codifensore di Mario (Ticinonline)

Si mettano da parte ideologie, ipocrisia, indifferenza, ognuno si prenda le proprie responsabilità perché si sta giocando sul dolore dei malati”. “Sono stanco e voglio essere libero di scegliere il mio fine di vita. (Aleteia IT)

Un compito «cioè che potrebbe più adeguatamente essere svolto da un comitato tecnico (medico-legale) che verifichi la sussistenza delle condizioni prescritte Infatti «la dizione impiegata non è quella abituale (finora si è parlato di Comitati per la sperimentazione clinica di Comitati per l'etica clinica)», evidenzia la Pontificia Accademia. (La Stampa)

È possibile che la decisione del Comitato etico consentirà presto a Mario di ottenere ciò che chiede da 14 mesi Mario dopo aver letto il parere ha commentato: “mi sento più leggero, mi sono svuotato di tutta la tensione accumulata in questi anni”. (Vivere Pesaro)