LA RUSSIA PUNTA SULLA LIBIA (700 KM DALL'ITALIA) PER RIMANERE AFFACCIATA SUL MEDITERRANEO

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Congedati Folgore ESTERI

LA RUSSIA PUNTA SULLA LIBIA (700 KM DALL’ITALIA) PER RIMANERE AFFACCIATA SUL MEDITERRANEO Sarà la Wagner, ora Africa Corp, a controllare la Libia, col trasferimento di ingenti quantitativi di materieli e truppa dalla Siria e dalla Bielorussia. Secondo fonti di intelligence già seimila tonnellate di equipaggiamento militare sono state sbarcate a Tobruk provenienti dal porto siriano di Tartus. Il cargo conteneva veicoli, mortai, sistemi antiaerei e missili Da circa 800 soldati all’inizio del 2024, ora la consistenza supera 1.800 e continua il lento dislocamento, nave dopo nave. (Congedati Folgore)

Su altre fonti

Il suo obiettivo è arrivare il più in fretta possibile nel Baltico. Ma, come avvisano gli esperti, ciò non esclude che vi possa essere "un battello" a propulsione nucleare. (Liberoquotidiano.it)

«Il tema della stabilizzazione definitiva della Libia è tra quelli di cui siamo occupati di più e anche una delle questioni più complesse che mi sia mai trovata ad affrontare». Uno dei dati con cui fare i conti è l’attivismo di Mosca, che nelle ultime settimane sembra aver preso nuovo slancio. (il Giornale)

Un trasloco iniziato poco dopo la caduta del regime di Assad e che prosegue tutt'ora, come possono confermare i testimoni oculari dell'atterraggio mercoledì di un aereo da trasporto militare russo all'aeroporto internazionale di Mitiga a Tripoli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La Siria nega ancora l’accesso alle navi russe, tutte davanti al porto di Tartus per evacuare. Fila di un km di attrezzature militari, le foto satellitari

YouTube) (il Giornale)

Dal 2013 ci sono sem… L’ultimo segnale del declino della potenza marittima di Mosca è la partenza del sottomarino “Novorossiysk”, che è uscito da Gibilterra tre giorni fa e non è stato finora sostituito. (la Repubblica)

E a 8 km a ove… Il 6 gennaio i moli navali del porto siriano di Tartus (quello usato dalla Russia in Siria durante il regime di Bashar Assad) erano ancora vuoti, ma attrezzature militari russe da evacuare erano chiaramente visibili dal satellite (foto Maxar) per un chilometro. (La Stampa)