Fabrizio Miccoli condannato in via definitiva: la pesante sentenza

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Il vecchio capitano del Palermo è stato condannato dalla seconda sezione di Cassazione, respinto invece il ricorso presentato dal legale di Fabrizio Miccoli.

Fabrizio Miccoli è stato condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione: le accuse erano veramente gravi per l’ex calciatore.

In ogni caso, di conseguenza, l’ex calciatore della formazione rosanero dovrebbe chiedere misure alternative alla detenzione in carcere

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Fabrizio Miccoli si è presentato spontaneamente nel carcere di Rovigo. Lo hanno stabilito i giudici della seconda sezione penale della Cassazione, confermando la sentenza decisa nel gennaio 2020 dalla Corte di Appello di Palermo (Tiscali.it)

Fabrizio Miccoli, ex calciatore di Palermo e Juventus, dovrà scontare 3 anni e 6 mesi di carcere per estorsione aggravata dal metodo mafioso. Secondo quanto pubblicano oggi alcuni organi di stampa, per Miccoli non sarebbero previste misure alternative alla detenzione. (Il Mattino)

Secondo la giustizia, l’ex capitano del Palermo commissionò un’estorsione aggravata dal metodo mafioso a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Antonino detto “U scintilluni”, condannato a sua volta in via definitiva a 7 anni di carcere. (Stretto web)

Il locale in questione si chiama "Paparazzi" e si trova nel Comune di Isola delle Femmine in provincia di Palermo. Secondo la giustizia, Miccoli è stato accusato di aver commissionato il recupero di 12mila euro al proprietario di una discoteca con violenza e minacce. (il Giornale)

Come riporta 'Palermo Today' infatti, ieri (martedì 23 novembre) la seconda sezione della Cassazione ha rigettato il suo ricorso e dovrà scontare i 3 anni e mezzo per estorsione aggravata dal metodo mafioso (secondo i giudici commissionata a Mauro Lauricella, figlio del boss della Kalsa Antonino "u scintilluni", che è già stato condannato a sua volta in via definitiva a 7 anni di carcere il mese scorso) e non sono previste misure alternative alla detenzione in cella. (PerugiaToday)

Per l'ex attaccante non esiste soluzione alternativa alla prigione, perché a causa dell'aggravante non vengono concesse misure alternative. L'episodio ai tempi fece molto scalpore perché Miccoli e "Scintilla" parlavano nelle intercettazioni del giudice Giovanni Falcone come di un "fango" (Udinese Blog)