Governo alla sfida vaccini, slitta la partita sottosegretari AGI

AGI - Agenzia Italia INTERNO

C'è solo un modo per uscire dal tunnel del covid: vaccini, vaccini, vaccini.

Una linea del rigore che è stata difesa anche dal premier Draghi e dai ministri, anche se la Lega spinge per allargare le maglie laddove sia possibile.

Oggi in Consiglio dei ministri il premier Draghi ha informato gli esponenti del governo sul tentativo di produrre vaccini in casa propria.

Nel Consiglio dei ministri Draghi ha fatto il punto, ribadendo la necessità di accelerare. (AGI - Agenzia Italia)

Ne parlano anche altre testate

Leggi anche Governo Draghi, resta nodo su successore Carfagna. Fonti del Movimento 5 Stelle confidano che la partita possa chiudersi tra stasera e domani. Nel Consiglio dei ministri del mattino, in gran parte focalizzato sulle nuove norme anti Covid, non hanno trovato spazio i nuovi sottosegretari del governo Draghi. (Adnkronos)

Con l'esecutivo Conte le poltrone erano 4: due viceministri e due sottosegretari. Prima novità la nomina di 5 sottosegretari al Mef. (ilGiornale.it)

Ma forse anche venerdì dopo il Consiglio europeo da remoto in cui giovedì e venerdì Draghi farà il suo esordio da premier. Anche perchè Draghi vorrebbe tenere per sè 6/7 caselle per mettere persone di fiducia, tecnici, a fare da sentinelle nei ministeri affidati a politici. (Tiscali Notizie)

Secondo quanto riferiscono fonti di maggioranza all'agenzia di stampa Askanews Draghi avrebbe intenzione di nominare un nuovo ambasciatore italiano presso l'Unione europea. Ai 5 stelle, ridimensionati dalla decisione di 40 parlamentari di votare no alla fiducia, dovrebbero spettare 11 o 12 sottosegretari. (Today.it)

Tanto più se i partiti sono tanti e le richieste per ovvie ragioni si moltiplicano. Mario Draghi ieri ha cominciato a capire sulla propria pelle cosa significhi avere a che fare con i partiti e con le loro richieste. (La Stampa)

Stop allo spostamento tra le Regioni prolungato per altri trenta giorni e una linea quella del Presidente del Consiglio Draghi che tende a rafforzare i dialogo e la condivisione con gli amministratori locali, senza cedere sulla linea del rigore, imposta dai numeri e dalla diffusione delle varianti, che continuano a incidere in modo sempre più evidente sulla curva dei contagi (TG La7)