Taxi a singhiozzo mercoledì 24 per lo sciopero nazionale contro le licenze “libere”

Il Piccolo INTERNO

Allo sciopero hanno aderito tutte le sigle sindacali.

La Radio Taxi Trieste anticipa agli utenti che dalle 8 alle 22, verrà garantito solo il servizio essenziale, e dunque quello riservato alle persone con disabilità o evidenti fragilità

Taxi a singhiozzo mercoledì 24 novembre, per l’adesione - anche da parte dei tassisti triestini - allo sciopero indetto a livello nazionale contro le liberalizzazioni previste dal governo, finalizzate a favorire la concorrenza nelle licenze del settore taxi e noleggio con conducente. (Il Piccolo)

Ne parlano anche altre testate

Azione ingiusta perché, come è noto, la direttiva europea Bolkestein esclude il servizio taxi dal campo della concorrenza, poiché inquadrato come servizio pubblico essenziale. «Il taxi è un servizio pubblico, non si può dimenticare (La Stampa)

Le auto bianche, infatti, tirano il freno a mano contro le privatizzazioni e il ddl concorrenza, quest’ultimo visto come uno strumento che “favorisce le multinazionali”. ‘No concorrenza nel servizio pubblico’, ‘La chiamano concorrenza, in realtà l’ennesima rapina’, ‘Quando tutto sarà privato ci avranno privato di tutto’, ‘Stop multinazionali’ sono alcuni degli slogan scelti per manifestare. (LaPresse)

Superare l'autonomia regionale contraddice e fa venir meno i principi della programmazione territoriale, della regolazione e del livello dei servizi, della garanzia di servizio pubblico che le Regioni in questi anni hanno assicurato". (La Nazione)

Si prevede un corteo a Roma, a cui parteciperanno i tassisti provenienti da tutta Italia per manifestare contro il Ddl concorrenza. Gli orari dello sciopero in tutta Italia. Nessun taxi in strada dalle 8 alle 22, tranne alcune eccezioni (QuiFinanza)

Insomma, nel centro di Roma oggi si concentreranno tutti i tassisti che aderiranno allo sciopero e al corteo Mercoledì 24 Novembre 2021, 00:10. Ancora una giornata di caos nel Centro di Roma che rischia la paralisi. (Il Messaggero)

Siamo stati inseriti, infatti, nel ddl Concorrenza, nonostante il comparto taxi non rientri nella direttiva europea Bolkestein. Le ragioni che hanno portato la categoria a questa decisione sono ben note, è in atto un tentativo di destrutturazione del settore del trasporto pubblico non di linea. (FirenzeToday)