Caso di colera confermato a Brescia, ma l’origine non è autoctona: cosa sappiamo sull’infezione

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Brescia – Le autorità sanitarie hanno confermato i sospetti sul caso di colera rilevato nei giorni scorsi a Brescia: il paziente è positivo al batterio. Tuttavia, assicurano che non si tratta di un’infezione “autoctona”, perché l’individuo in questione era arrivato in Italia dalla Nigeria il 29 gennaio e lo stesso giorno ha “manifestato sintomi gastrointestinali”. L’Azienda per la tutela della salute (Ats) di Brescia spiega che tutti i suoi “principali contatti” sono stati individuati e informati. (IL GIORNO)
Ne parlano anche altri giornali
La conferma è arrivata oggi, domenica 2 febbraio, dalle analisi che sono state condotte dall’Istituto superiore di sanità: il paziente rientrato dalla Nigeria nei giorni scorsi, e ricoverato dalla notte tra mercoledì e giovedì alla Fondazione Poliambulanza di Brescia, ha contratto il colera (La Repubblica)
Un uomo rientrato dalla Nigeria il 29 gennaio è ricoverato in terapia intensiva alla Fondazione Poliambulanza di Brescia per un’infezione da Vibrio Cholerae. L’Ats e la Regione Lombardia, con l’Istituto superiore di sanità, stanno conducendo analisi per determinare se il ceppo sia pericoloso per la sanità pubblica. (AltaRimini)
Sospetto caso di colera alla Poliambulanza di Brescia: nell'istituto ospedaliero è emersa una positività al batterio Vibrio cholerae. Lo fa sapere l'Ats di Brescia. (TGR Lombardia)

Brescia. E’ effettivamente un caso di colera quello rilevato a Brescia in un paziente arrivato dalla Nigeria, dove ha contratto la malattia, ed ora ricoverato alla Poliambulanza. (QuiBrescia.it)
Confermato il caso di colera individuato a Brescia Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)
La propagazione della malattia è da ascriversi anche al mondo globalizzato e agli spostamenti rapidi di grandi masse di persone pertanto «la lotta deve essere fatta tutti insieme in accordo con le autorità sanitarie internazionali» scrive Bassetti. (Corriere della Sera)