Visco, il Salva Stati non è un rischio per l'Italia ma occhio a tutto il pacchetto sulle banche - MilanoFinanza.it

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Sul fronte del sostegno ai paesi in crisi la riforma non cambia la sostanza del Trattato attualmente in vigore.

Nessun rischio per l'Italia dalla nuova versione del Fondo Salva Stati.

Le modifiche proposte in materia di assistenza finanziaria ai paesi membri ribadiscono principi di buon senso che sono già presenti nel Trattato.

La proposta di riforma dell’ESM segna un passo nella giusta direzione, soprattutto perché introduce il backstop al Fondo di risoluzione unico. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre testate

Sul fronte del sostegno ai paesi in crisi la riforma non cambia la sostanza del Trattato attualmente in vigore. Viene confermata l’esclusione di qualsiasi automatismo nelle decisioni circa la sostenibilità dei debiti pubblici e di un eventuale meccanismo per la loro ristrutturazione“. (Il Fatto Quotidiano)

Per l’ESM, come per qualsiasi prestatore – continua Visco – non avrebbe senso erogare credito a chi ha un debito che non è considerato sostenibile, visto che si tratterrebbe di un trasferimento a fondo perduto. (Finanzaonline.com)

«La riforma non prevede né annuncia un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani come nel Trattato già oggi in vigore, non c’è scambio tra assistenza finanziaria e ristrutturazione del debito», ha aggiunto. (Corriere della Sera)

Un rialzo del termometro da scongiurare ad ogni costo, sapendo che le parolo sui mercati hganno un peso. Bisogna ricordare ai colleghi delle istituzioni finanziarie internazionali, presso i quali l’idea di regole automatiche da applicare a chi ha debiti elevati tende immancabilmente a risorgere, che è sempre necessario evitare di correre il rischio di innescare la crisi che s’intende calmierare. (Il Sole 24 ORE)

Obbligatorio, ha avvertito il numero uno di via Nazionale, "è non far risalire lo spread con mosse o dichiarazioni avventate". Il giudizio è del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, secondo cui la riforma va però affiancata dal completamento dell'Unione bancaria. (AGI - Agenzia Italia)

“Non vediamo ragione per cambiare testo” ha dichiarato Mario Centeno, presidente dell’Eurogruppo (l’assemblea dei ministri delle Finanze dell’Eurozona che ha messo a punto la riforma del Mes). Il presidente dell’Eurogruppo ha tenuto a precisare che il contenuto della riforma del Mes, il cui trattato sarà firmato l’anno prossimo, “non penalizza alcun Paese, nemmeno l’Italia”. (Wall Street Italia)