“Vermiglio“ di Delpero: "La guerra, il patriarcato. E uno sguardo bambino"

“Vermiglio“ di Delpero: La guerra, il patriarcato. E uno sguardo bambino
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– Un paesino di montagna del Trentino, in Val di Sole, nell’ultimo anno della Seconda guerra mondiale. Un microcosmo nel quale arriva un soldato rifugiato: e nel momento in cui finisce la guerra nel mondo, una famiglia perde la pace. Ricorda il cinema di Ermanno Olmi, ma con una specie di retrogusto destabilizzante, Vermiglio di Maura Delpero, in uscita nelle sale italiane il 19 settembre. È il secondo film italiano in concorso a Venezia, passato ieri, ed è il secondo film da regista di Maura Delpero, che con il film d’esordio, Maternal, aveva ricevuto una menzione speciale al festival di Locarno (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri media

Preciso, per niente lezioso. Un film con la montagna nel cuore, l’alta quota della Val di Sole, una storia in un susseguirsi di stagioni che sfrutta peculiarità scenografiche tipicamente trentine per un respiro molto più vasto. (il Dolomiti)

Secondo film italiano in Concorso, “Vermiglio” di Maura Delpero racconta l’ultimo anno della seconda guerra mondiale in una grande famiglia di montagna che accoglie un soldato rifugiato e, come per un paradosso del destino, perde la pace nel momento in cui il mondo ritrova la propria, dopo la Liberazione. (La Nuova Venezia)

Roma, 3 set. - Ricorda il cinema di Ermanno Olmi "Vermiglio", il film di Maura Delpero presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. E' ambientato fra le montagna della Val di Susa e racconta l'ultimo anno della seconda guerra mondiale in una grande famiglia che, con l'arrivo di un soldato rifugiato, perde la pace proprio nel momento in cui il mondo ritrova la propria. (Il Sole 24 ORE)

«Vermiglio», i bambini ci guardano ancora. Dialoghi in dialetto, la maternità diventa strumento di liberazione

Roma, 3 set. Ricorda il cinema di Ermanno Olmi "Vermiglio", il film di Maura Delpero presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia. (il Dolomiti)

Il rumore delle armi risuona nel rombo dell’aereo che i bambini chiamano Pippo, nel vuoto degli uomini partiti al fronte, fra le lettere che non arrivano e nel ritorno di chi è scappato per non farsi ammazzare dai tedeschi come quei due soldati, uno del paese e l’altro suo amico che lo salvato siciliano, che vivono nascosti. (il manifesto)

Nel sogno suo padre, scomparso da poco, aveva sei anni. Quattro stagionI nella vita di una famiglia numerosa a cavallo della fine della Seconda Guerra Mondiale in un paesino della Val di Sole, Vermiglio. (Corriere della Sera)