Super rimbalzo di Piazza Affari e delle altre principali Borse europee. In forte rialzo anche Wall Street

Tiscali.it ECONOMIA

Di sicuro sui mercati non ci sarà dunque un crisi di liquidità legata al dollaro.

Ad alimentare l’ottimismo degli investitori la decisione della Federal Reserve che ha annunciato il varo di un Qe (Quantitative easing) illimitato.

Sospiro di sollievo per i mercati azionari che hanno interrotto la discesa delle ultime sedute con uno spettacolare rimbalzo.

Ad incoraggiare gli acquisti anche l’attesa per un mega piano del governo americano di circa 2 mila miliardi di dollari. (Tiscali.it)

La notizia riportata su altre testate

Ma si è ben difesa anche Milano: il Ftse Mib è balzato dell’8,93% (quarta seduta...; Borse in euforia con rally dell’8-10% in Europa e del 6-7% a Wall Street, che in più festeggia il ritorno del Dow Jones sopra la soglia dei 20 mila punti, con un balzo del 11,4%, il maggiore dal 1933. (Milano Finanza)

Così, la giornata di oggi conferma il leggero trend positivo inaugurato già da ieri, con il titolo che chiude a 0,75 centesimi per azione, di contro ai 0,71 di ieri. Commenta per primo La Juventus continua a tirare il fiato in Borsa , dopo le ingenti perdite dell'ultimo mese che hanno declassato il titolo dal FTSE MIB, la Serie A di Piazza Affari. (Calciomercato.com)

Intorno a metà seduta il Ftse Mib guadagna il 5,6%. 09.07 – APERTURA BORSA DI MILANO IN POSITIVO. La Borsa di Milano, in scia al rimbalzo già visto in Asia, apre in deciso rialzo. (Lettera43)

L’indice Dax 30 guadagna il 5,85% a Francoforte, mentre alla Borsa di Parigi il CAC 40 segna uno splendido +4,69%. Splende il sole sulla Borsa di Milano dove l'indice FTSE MIB è in forte guadagno per la seconda volta consecutiva in questa settimana. (Sputnik Italia)

Il FTSE MIB ha chiuso con un +8,93%, mentre il club bianconero in Borsa guadagna un buon +5,32%. Giornata positiva per il titolo Juventus a Piazza Affari. (Tutto Juve)

Ad incoraggiare gli acquisti anche l’attesa per un mega piano del governo americano di circa 2 mila miliardi di dollari. Al fronte mediterraneo che chiede il varo degli Eurobond si contrappone quello nordico che preferisce invece procedere con l’attivazione del Mes. (Tiscali.it)