Nuove varianti Covid: dopo la variante Delta allarme dell’Oms per l’arrivo di ceppi più pericolosi

Investire Oggi SALUTE

Secondo l’Oms, nei prossimi mesi potrebbero arrivare varianti covid ancora più aggressive.

Attualmente le più presenti sono 4 varianti pericolose ma il timore è che arriveranno “nuove varianti di preoccupazione, forse più pericolose e ancora più difficili da controllare.

Non solo variante Delta.

In tutto ciò, i timori per nuove varianti descritte dall’OMS preoccupano molto

In questi giorni, con l’aumentare dei contagi, si sta anche tornando a parlare della terza dose di vaccino, di un terzo richiamo. (Investire Oggi)

Ne parlano anche altri media

Coronavirus, l'Oms chiede alla Cina una nuova indagine sull'origine del virus dalla nostra inviata Anna Lombardi. (La Repubblica)

Funzionari cinesi hanno definito "assurda" la teoria secondo cui il virus sarebbe uscito da un laboratorio di Wuhan e hanno affermato ripetutamente che "politicizzare" la questione ostacola le indagini. (tvsvizzera.it)

Presente in oltre 100 paesi, sta portando verso un nuovo picco di casi e decessi di Covid-19 A circa un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia, la situazione pandemica potrebbe essere arrivata tutt’altro che alla fine del suo ciclo. (Notizie.it )

Il mondo potrebbe ritrovarsi di fronte davanti a nuove e sempre più pericolose varianti del coronavirus in tempi molto brevi. Il rischio, dunque, di trovarsi subito di fronte a nuove e più pericolose varianti sarebbe ormai quasi certo. (DailyNews 24)

Il direttore generale dell'Oms ha dichiarato ieri che gli incidenti di laboratorio «accadono» e sono «comuni», e ha invitato Pechino ad essere più trasparente sulle origini del virus, aggiungendo che le indagini sono state ostacolate dalla mancanza di dati originali sui primi giorni della diffusione del coronavirus in Cina. (Ticinonline)

(askanews) – Escludere l’ipotesi di un potenziale legame fra la pandemia e una fuga da un laboratorio è stata una decisione prematura: lo ha dichiarato il Direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, chiedendo alla Cina maggiore trasparenza sulle origini del coronavirus. (askanews)