Il Pd si sgretola sul riarmo dell’Ue. Schlein ribadisce: “Rimaniamo contrari”. Quartapelle: “La posizione della segretaria è sbagliata”

Il Pd si sgretola sul riarmo dell’Ue. Schlein ribadisce: “Rimaniamo contrari”. Quartapelle: “La posizione della segretaria è sbagliata”
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Il voto al Parlamento europeo ha confermato quella che sta diventando una costante quando si affronta il tema del riarmo e del sostegno all’Ucraina: il Pd è diviso al suo interno. Ma questa volta la spaccatura fa ancora più male e la ferita è più difficile da rimarginare. Perché Elly Schlein, subito dopo la presentazione del piano di riarmo di Ursula von der Leyen, era stata chiara: “Così non ci stiamo“, aveva detto invocando un progetto con un coordinamento a livello europeo e non legato all’iniziativa dei singoli Stati. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

"All'Europa serve la difesa comune, non la corsa al riarmo dei singoli Stati. È e resta questa la posizione del Pd". Lo dichiara la segretaria Pd Elly Schlein. (la Repubblica)

Via libera del Parlamento europeo al piano per il riarmo dell'Ue. Il testo è passato con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti, su 669 votanti. (ilmessaggero.it)

Bocciato invece l'emendamento dei Conservatori e riformisti, presentato da tre deputati di Fratelli d'Italia, che chiedeva il cambio del nome del piano in "Defend Europe"; l'emendamento ha ricevuto 97 voti a favore, 517 contrari e 56 astenuti. (ilmessaggero.it)

Difesa Ue, parla Pina Picierno (Pd): la Commissione non limiti il debito comune al solo riarmo

Il Pd, a Bruxelles, si spacca in occasione del voto sul piano di riarmo europeo voluto dal presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen e sul sostegno all’Ucraina. La segretaria Elly Schlein aveva puntato sull'astensione della delegazione dem, ma solo 11 europarlamentari si sono astenuti. (il Giornale)

Il Parlamento europeo è stato escluso dal processo decisionale sul piano da 800 miliardi di euro annunciato di recente per intensificare gli sforzi a sostegno dell'Ucraina nel breve termine e garantire la sua autonomia strategica per difendersi nel lungo termine. (Euronews Italiano)

Il progetto colma un gap evidente con un piano di razionalizzazione della spesa e con i primi e concreti impegni condivisi, rintracciabili nel debito comune e nel coordinamento dei fondi da parte della Commissione». (Milano Finanza)