«Più rispetto per le decine di monaci che qui pregano e studiano»

Avvenire INTERNO

Nelle ultime settimane in particolare abbiamo letto articoli, anche di intellettuali famosi, scopertamente finalizzati a denigrare la intera comunità monastica, «incolpevole"»delle responsabilità che si intendevano denunciare.

Ci sono decine e decine di monache e monaci che nel silenzio e nella sofferenza tutti i giorni pregano, studiano, lavorano e continuano a ringraziare il Signore anche del dolore inspiegabilmente e oggettivamente inflitto anche a loro. (Avvenire)

Su altri media

Larini passa poi “dal silenzio della chiesa a quello, solo presunto, dei fratelli e delle sorelle di Bose. Come abbiamo notato, questo martirio subito da Bianchi si consuma nell’indifferenza dei media cattolici, che si ergono anzi a severi giudici del suo presunto comportamento disobbediente. (Farodiroma)

Fratel Enzo Bianchi sta lasciando l’eremo nel quale ha trascorso gli ultimi mesi, a poche decine di metri dalla sua creatura, la comunità che aveva fondato nel 1963, eppure mai così lontano, sempre più lontano. (Corriere della Sera)

Ci sarà spazio, se Bianchi andrà effettivamente a Cellole, per riflettere in maniera dovuta su quanto accaduto – come un pezzo della storia della Chiesa ancora giovane del dopo Vaticano II. Ci sarà spazio per ritornare ad acquisire familiarità sul tema del carisma di fondazione che, inscritto nell’esperienza di fede di uno o di alcuni, non è mai di sua/loro proprietà. (SettimanaNews)

La divisione nei giudizi resi in pubblico (tanto sui mass media quanto sui social media) sul caso Bose risente anche di due tipi diversi di identificazione. Nel caso di Bose, non è mai stato in dubbio che l’autorità competente per Enzo Bianchi fosse la Chiesa cattolica e il Papa. (Avvenire)

E altrettante volte Francesco è tornato anche sull’altro pericolo che attenta alla vita religiosa: il “terrorismo delle chiacchiere”, “un modo di allontanarsi dai fratelli e dalle sorelle della comunità”. (Farodiroma)

ED ECCO COME E’ FINITO L’ESPERIMENTO della comunità di Bose: con il fitto volo di stracci, veleni, colpi bassi, disubbidienze, commissariamenti, scandali pubblici, dure reprimende, divisioni interne. Ma oltre la visione religiosa, la questione può essere compresa anche da un punto di vista del tutto laico (Imola Oggi)