Vasari “Il Teatro delle Virtù” prorogata fino al 2 marzo: restano Chimera & co.
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– La Chimera & co. resteranno ad Arezzo fino al 2 marzo. E’ stata prorogata la mostra internazionale “Il Teatro delle Virtù” dedicata a Giorgio Vasari in corso ad Arezzo presso la Galleria comunale d’arte contemporanea e la Sala Sant’Ignazio. Un’esposizione che ha caratterizzato l’anno delle celebrazioni dedicate al Maestro rinascimentale del quale nel 2024 sono stati ricordati i 450 anni dalla morte. (LA NAZIONE)
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E' stata prorogata fino al 2 marzo 2025 la mostra Il Teatro delle Virtù che Arezzo ha dedicato a Giorgio Vasari, rassegna che si sta tenendo negli spazi della Galleria comunale d'arte contemporanea e nella sala Sant'Ignazio, esposizione che ha caratterizzato l'anno delle celebrazioni dedicate alla grande figura del Rinascimento. (Corriere di Arezzo)
Di Lorenza Cerbini Una grande esposizione ad Arezzo con prestiti internazionali e tante collaterali (Corriere della Sera)
Pittore, scultore, architetto e uomo di lettere, Giorgio Vasari ha lavorato soprattutto a Firenze per i Medici e a Roma per alcuni pontefici. È stato a capo del cantiere per la decorazione del Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, mentre come architetto, tra le sue opere figura il complesso degli Uffizi. (LA NAZIONE)
Prorogata fino al 2 marzo 2025 la mostra internazionale “Il Teatro delle Virtù”, in corso ad Arezzo presso la Galleria comunale d’arte contemporanea e la Sala Sant’Ignazio, esposizione che ha caratterizzato l’anno delle celebrazioni dedicate al Maestro rinascimentale del quale nel 2024 sono stati ricordati i 450 anni dalla morte. (Comune di Arezzo)
La mostra “Giorgio Vasari. Gli autori che partecipano alla mostra collettiva hanno omaggiato Giorgio Vasari con dipinti, disegni, collage e fotografie, ispirandosi alla sua figura, alle sue opere e all’impatto culturale che ha lasciato nella nostra città. (LA NAZIONE)
restano ad Arezzo fino al 2 marzo. A ventilare l’ipotesi di una proroga, prestiti permettendo, era stato una settimana fa il Direttore della Fondazione Guido d’Arezzo Lorenzo Cinatti. (LA NAZIONE)