Tagli al fondo pluralismo Rai, insorge la politica

Il futuro del fondo pluralismo della Rai. Maurizio Gasparri, senatore e commissario di vigilanza Rai per Forza Italia,ha affermato.

Che hanno chiesto di non mettere in discussione il fondo per il pluralismo e proposto a Fuortes di rivedere le sue intenzioni sulla Rai.

“Non abbiamo ancora capito quali siano le intenzioni rispetto al prodotto e all’organizzazione dell’azienda del nuovo amministratore delegato della Rai Fuortes. (Editoria.tv)

La notizia riportata su altri media

O,meglio, vuole eliminare la quota che dal canone Rai viene assegnata al fondo per l’editoria. “Altro che servizio pubblico…”. E dunque il presidente Riffeser Monti ha aggiunto (Editoria.tv)

Speriamo questo serva a convincere i giornali a tornare a seguire le vicende Rai, come facevano anni fa”. Lo scrive su twitter il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. (Informa)

Da qui alcune “modeste proposte” mirate ad aumentare i ricavi senza entrare nelle tasche degli abbonati. Martedì 12 ottobre presso la Commissione Parlamentare Vigilante sulla Rai si è tenuto, ed è tuttora visibile sulla web tv della Camera, il confronto fra il principio di realtà e il modo di ragionare della politica corrente. (Domani)

Lo sottolinea all'Adnkronos il consigliere Rai eletto dai dipendenti Riccardo Laganà all'indomani dell'audizione dell'amministratore delegato Carlo Fuortes nella commissione parlamentare di Vigilanza Rai. (Adnkronos)

Era seguita una richiesta di chiarimenti - tramite lettera - da parte del presidente della commissione, Alberto Barachini, e di altri commissari, e stasera Fuortes ha chiarito che la querela non c'è mai stata, i 90 giorni entro cui proporla erano scaduti. (La Stampa)

“Come denunciamo da anni, i ricavi della Rai sono incongrui, incerti, in riduzione e instabili a causa di fattori esterni Fuortes ha parlato anche della raccolta pubblicitaria, destinata a ridursi se venisse approvato, così come è, il nuovo Tusmar. (Primaonline)