Sassari sospende per dieci giorni Gianmarco Pozzecco: motivi disciplinari

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Mentre il basket italiano guarda al Forum dove questa sera – martedì 4 maggio – si gioca la decisiva gara5 di Eurolega tra Milano e il Bayern Monaco, da Sassari arriva una notizia destinata a incendiare il dibattito sotto canestro in questi giorni.

Coach Gianmarco Pozzecco infatti è stato sospeso dalla Dinamo per motivi disciplinari: lo ha annunciato la stesso società sarda in una nota pubblicata sui propri canali che spiega come il provvedimento avrà una durata di dieci giorni (almeno sulla carta). (varesenews.it)

La notizia riportata su altri media

"Ci sono delle regole, e alla base del club ci sono dei valori e la volontà di preservarli - ha detto il numero 1 della società isolana -. È una questione di regole, di rispetto, sono cose gravi: è una responsabilità verso chi ci segue e ci sostiene, se non si interviene finisce che tutto diventa possibile" (Sportal)

Pozzecco poteva fornire una chiave diversa dell’accaduto, poteva darci una spiegazione. In questi anni ho avuto abbastanza pazienza, ma dopo Nymburk, stop.”. “Allenatore del prossimo anno? (Sportando)

Queste le ragioni esposte nel comunicato dal Banco di Sardegna: “La Dinamo Banco di Sardegna comunica che a seguito di comportamenti sanzionati dagli organi competenti della Basketball Champions League, i quali fanno seguito a precedenti analoghi sanzionati dalla Federazione Pallacanestro Italiana, l’allenatore Gianmarco Pozzecco viene disciplinarmente sospeso per dieci giorni dall’attività sportiva“. (OA Sport)

La notizia, diffusa con un comunicato di tre righe sul sito della Dinamo, ha già scatenato le reazioni della piazza e apre formalmente la "crisi" trascinatasi per tutta la stagione, che ora sembra all'epilogo. (Sport Mediaset)

provvedimenti adottati dalla Basketball Champions League e quelli precedenti della FIP hanno indotto la dirigenza della Dinamo Sassari a sospendere per motivi disciplinari l'allenatore Gianmarco Pozzecco per dieci giorni dall'attività sportiva. (Corriere dello Sport.it)

«È una questione di regole, di rispetto, sono cose gravi è una responsabilità verso chi ci segue e ci sostiene, se non si interviene finisce che tutto diventa possibile» Spiace assumere una decisione del genere in un momento così delicato, ma non si può girare la testa dall’altra parte». (Sportando)