Il diritto della destra e il ritorno del bipolarismo: a chi fa paura Giorgia Meloni?

StrettoWeb INTERNO

13 Ottobre 2021 16:39. Gli attacchi della sinistra a Giorgia Meloni e l’identità democratica di Fratelli d’Italia: bentornato, bipolarismo!

Giorgia Meloni non è soltanto l’unica donna leader di un partito italiano (FdI) e di un partito europeo (Ecr), ma è anche il primo esponente politico italiano a guidare un partito europeo.

La stessa Meloni ha in più occasioni definito il fascismo “male assoluto“, prendendo le distanze dal mondo neofascista di Forza Nuova che proprio alla destra democratica e repubblicana ha fatto enormi danni. (StrettoWeb)

La notizia riportata su altri media

E' quanto ha affermato la ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, nel corso del Question Time alla Camera, rispondendo a un'interrogazione posta in aula da Giorgia Meloni. A cura di Camilla Romana Bruno (Repubblica TV)

Se prima di ieri potevamo pensare che lei era inadeguata, ora la tesi è più grave; quello che è avvenuto sabato è stato volutamente permesso e questo ci porta agli anni più bui della storia italiana, siamo tornati agli anni della strategia della tensione Siamo alla strategia della tensione”. (LiberoQuotidiano.it)

Sull’arrivo alla Roma: “A gennaio del gennaio 2020 mi voleva anche il Bologna, Mihajlovic mi telefonò e il mio agente aveva raggiunto l’accordo. Ho scelto il cognome di mia madre perché suonava bene, ho pensato al marketing: se il nome è Roger, meglio Ibanez che Da Silva”. (Europa Calcio)

Ai microfoni di RSI, Pierluigi Tami ha parlato in vista del match di novembre contro l’Italia e del fatto che si giocherà a Roma. Andiamo a giocarci a Roma una partita importante senza dimenticarci che a novembre giocheremo due partite, quindi anche la partita contro la Bulgaria, se portiamo a casa il risultato a Roma, può regalarci il primo posto” (Calcio In Pillole)

In questi anni, però, abbiamo anche compreso che Giorgia Meloni è una politica già esperta, preparata e abile, capace di scalare con feroce determinazione un partito di "maschi bianchi" (come si dice oggi), ma anche un po' tanto "neri" (come si sarebbe detto ieri) Ora ce lo ha scandito anche in spagnolo, la vena gonfia sul collo, e un domani, possiamo scommetterci, lo farà anche in ungherese. (la Repubblica)