Caso Huawei, assistente di Martusciello arrestata: ok alla revoca dei domiciliari per Luciana Simeone

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Inchiesta su presunte corruzioni all’ombra del Parlamento Europeo, l’autorità giudiziaria della Procura Federale belga dice ok alla revoca della misura cautelare a carico di Luciana Simeone, segretaria del parlamentare europeo Fulvio Martusciello. Il pm belga detta le condizioni: sì alla potenziale revoca della misura cautelare, a patto che la donna si rechi in Belgio e stia 14 giorni a disposizione della autorità giudiziaria locale, ma non in stato di arresto, da cittadina libera e senza scorta. (Il Mattino)
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(Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Colpo di scena nell’inchiesta sul presunto giro di tangenti che sarebbero state versate ad alcuni politici affinché si spendessero in sede Ue, attraverso una missiva, per favorire il colosso cinese Huawei sul 5G: il giudice istruttore belga si è detto disponibile a revocare il mandato di arresto europeo e l’iscrizione al sistema Schengen (SIS) – previa autorizzazione della Corte di Appello di Napoli – purché la collaboratrice del parlamentare europeo di Forza Italia Fulvio Martusciello Lucia Simeone si renda disponibile a rimanere in Belgio e a collaborare con gli inquirenti per almeno per due settimane, da persona libera. (Agenda Politica)
L’opposizione all’estradizione per motivi di salute sta impedendo alla giustizia belga di sentire quella che è considerata una delle protagoniste del nuovo scandalo corruzione al Parlamento europeo, Lucia Luciana Simeone. (Il Fatto Quotidiano)

La Procura federale belga è disponibile a revocare il mandato d'arresto di Luciana Simeone, la segretaria dell'europarlamentare di Forza Italia Fulvio Martusciello, indagata per corruzione nel caso Huawei e agli arresti domiciliari in Italia da un mese. (la Repubblica)
L’apertura arriva da Bruxelles, dalla Procura federale belga, e accoglie la richiesta di Lucia Simeone, la 48enne assistente dell’europarlamentare Fulvio Martusciello coinvolta nell’inchiesta sul 5G e sul colosso cinese Huawei (RaiNews)
Colpo di scena nell'inchiesta Huawei, sul presunto giro di tangenti che sarebbero state versate ad alcuni politici affinché si spendessero in sede Ue, attraverso una missiva, per favorire il colosso cinese sul 5G. (Corriere Del Mezzogiorno)