Stop auto a motore termico: l'Italia chiede un rinvio

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La proposta è circolata all’interno del Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati Ue.

Diversa la posizione Stellantis che, prendendo atto delle direzione europea indicata all’industria dell’auto, pochi giorni fa ha manifestato il suo dissenso abbandonando l’Acea (European Automobile Manufacturers Association) sottolineando la sua scarsa capacità di fare azione di lobby

In un documento che è stato fatto circolare in vista di questo appuntamento - e che la redazione di Money. (Money.it)

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Che questo fosse un Governo non particolarmente sensibile alle questioni climatiche si era già abbondantemente capito. I Migliori avevano già deciso di assecondare gli industriali e di allearsi a Paesi come Bulgaria, Romania e Slovacchia per dare il corpo mortale alla Transizione ecologica (LA NOTIZIA)

STOP AUTO BENZINA E DIESEL DAL 2040: I CONTENUTI DELLA PROPOSTA. E dalle parole sembra che si sia effettivamente passati ai fatti leggendo i contenuti della bozza nella quale l’Italia sostiene la proposta di Bulgaria, Romania, Portogallo e Slovacchia di rinviare al 2040 lo stop ai motori endotermici. (SicurAUTO.it)

Tale prolungamento è stato richiesto anche dall’Italia, per salvaguardare i produttori di nicchia del settore. Infine, si chiede l’introduzione di un metodo che prenda in considerazione i contributi dei combustibili rinnovabili per rispettare i target di riduzione delle emissioni (Nanopress)

A livello europeo si sta allargando il fronte dei paesi che chiedono un passaggio più graduale verso il green Anche il governo italiano vuole temporeggiare sulla transizione green. (Lega Nerd)

Cosa chiedono Italia, Bulgaria, Portogallo, Romania e Slovacchia. Italia, Portogallo, Slovacchia, Bulgaria e Romania vogliono ritardare di cinque anni il piano dell'Unione Europea per vietare la vendita di nuove auto a benzina e diesel dal 2035. (greenMe.it)

L’obiettivo della mozione è quello di abbassare dal 100% al 90% la percentuale di auto che andrà a carburante non inquinante entro il 2035. Vediamo ora quali sono i Paesi Membri UE che condividono il medesimo pensiero che andrà ad esprimere l’Italia martedì in Parlamento Europeo (I-Dome.com)