Rottamazione quater, sono 250 mila i riammessi al beneficio
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sarebbero 250mila i contribuenti riammessi alla Rottamazione quater, sui circa 600mila decaduti conteggiati inizialmente. E' quanto emerge da fonti qualificate e da vari organi d stampa, in seguito alla scadenza del termine del 30 aprile 2025, data ultima per la presentazione dell'istanza di riammissione al beneficio.Entro fine aprile potevano essere riammessi alla definizione agevolata solo i contribuenti che, entro il 31 dicembre 2024, risultassero "decaduti" dal beneficio, per il mancato o tardivo o incompleto pagamento delle rate alle varie scadenze previste. (Borsa Italiana)
Ne parlano anche altre fonti
"L’Italia ha bisogno di un grande piano di semplificazione per far risparmiare tempo e risorse ad aziende e professionisti. Si tratta di circa 160 milioni di cartelle esattoriali in un ‘magazzino fiscale’ in continua crescita. (La Stampa)
La rottamazione Quinquies è la quinta edizione della definizione agevolata dei debiti fiscali, prevista dal disegno di legge AS 1375 attualmente in discussione al Senato. Questa misura mira a offrire ai contribuenti italiani un’opportunità per sanare i debiti accumulati tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023, con condizioni più favorevoli rispetto alle precedenti edizioni. (Scuolainforma)
In Parlamento settimana decisiva sulla rottamazione Quinques e sul magazzino fiscale da oltre 1.800 miliardi, per lo più inesigibili (il Giornale)

Secondo quanto riportato da Italia Oggi, la platea potenziale di “ripescabili” era di circa 600mila contribuenti. Sono circa 250mila i contribuenti che hanno aderito alla riapertura della Rottamazione Quater conclusasi lo scorso 30 aprile. (Torino Cronaca)
Secondo quanto anticipato da ItaliaOggi, e confermato da alcune fonti, sono circa 250mila i contribuenti riammessi alla Rottamazione Quater, i cui termini sono scaduti lo scorso 30 aprile. Ecco cosa sapere. (Sky TG24)
RENDE – “In questi ultimi anni, cittadini e imprese di Rende hanno vissuto una fase di crescente difficoltà economica, aggravata da un’elevata pressione fiscale e da una gestione comunale che, pur avendo strumenti a disposizione, non li ha sempre utilizzati appieno. (quicosenza)