Dazi, la Commissione europea pensa alle contromisure

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avantionline.it ESTERI

La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica su un elenco di prodotti statunitensi che potrebbero essere soggetti alle contromisure dell’UE qualora i negoziati in corso con gli Stati Uniti non portassero a un risultato reciprocamente vantaggioso e alla soppressione dei dazi statunitensi. Parallelamente, l’UE avvierà anche una procedura di risoluzione delle controversie nell’ambito della World trade organization – WTO nei confronti degli Stati Uniti riguardo ai cosiddetti dazi “reciproci” universali e ai dazi sulle autovetture e componenti per auto. (avantionline.it)

Ne parlano anche altri media

Dazi, sicurezza e – naturalmente – i valori europei. Sono alcuni dei temi al centro della nona edizione del Festival di Ventotene, l’evento annuale dell’associazione La Nuova Europa che consente ai giovani di confrontarsi sulla storia e sul futuro dell’Unione Europea, in programma dall’8 al 10 maggio 2025. (Milano Finanza)

MILANO – Stati Uniti ed Europa possono sedersi al tavolo per discutere di dazi solo con una proposta concreta in mano come base del confronto. Lo ha chiarito la presidente della Commissione Ursula von der Leyen. (la Repubblica)

Una controffensiva da 100 miliardi di dollari, messa nero su bianco. Questa la carta che l'Ue intende giocare sul tavolo euro-americano dei dazi, prendendo di mira soprattutto alcolici, aerei e auto, proprio mentre Donald Trump annuncia di voler «raggiungere un accordo con l'Europa anche se ci trattano ingiustamente» (e ha poi aggiunto: «Spero di incontrare il presidente von der Leyen»). (il Giornale)

Dazi, la risposta Ue: “Colpiti prodotti Usa per cento miliardi”

La tensione tra UE e Stati Uniti sul fronte commerciale si intensifica, con Bruxelles che prepara una nuova offensiva contro i dazi Usa. La Commissione Europea ha annunciato una lista di controdazi mirati, destinati a colpire settori chiave dell’export americano. (Finanza.com)

Ora qualcosa in più si può dire. Trump voleva negoziare per “portare a casa” qualcosa; e in effetti l’accordo implica che il Regno Unito apra un po’ qualche settore, a beneficio degli esportatori americani. (Nicolaporro.it)

Per questo ieri è stata avviata una consultazione pubblica - che rimarrà aperta fino al 10 giugno dando così ancora almeno un altro mese di tempo alle trattative - su un elenco di importazioni statunitensi che potrebbero essere sogge… (la Repubblica)