Inflazione eurozona e Italia, ecco i dati: reazione Piazza Affari e mercati
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Piazza Affari procede in rialzo insieme all’Europa dopo i dati sull’inflazione della zona euro e dell’Italia, con il Ftse Mib in progresso dello 0,6% in area 34.400 punti. Ecco i dettagli sul report di Eurostat e sui prezzi al consumo del Belpaese e la reazione dei mercati. Se vuoi aggiornamenti su Dati Macroeconomici, Notizie inserisci la tua email nel box qui sotto: Iscriviti Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy. (Borse.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Considerando le principali componenti dell'inflazione nell'area euro, si prevede che i servizi avranno il tasso annuale più elevato ad agosto (4,2%, rispetto al 4,0% di luglio), seguiti da cibo, alcol e tabacco (2,4%, rispetto al 2,3% di luglio), beni industriali non energetici (0,4%, rispetto allo 0,7% di luglio) ed energia (-3,0%, rispetto all'1,2% di luglio). (Business Community)
Per i mercati la Fed nei prossimi mesi taglierà i tassi più della Bce. L’inflazione non spaventa più nell’Eurozona e negli Usa. (Milano Finanza)
Nei Paesi che adottano la moneta unica, la cosiddetta Eurozona, l'inflazione è calata fino a raggiungere il 2,2%, uno dei dati più bassi dall'impennata degli scorsi anni e quasi in linea con i parametri ritenuti indice di un mercato dei beni e dei servizi in salute. (QuiFinanza)
“Come risulta dai dati preliminari, ad agosto l’inflazione dell’Eurozona è scesa al 2,2%, in linea con le aspettative del consensus e a fronte del 2,6% registrato a luglio”. Richard Flax, chief investment officer di Moneyfarm, sottolinea che “questo andamento avvalora l’ipotesi che la BCE prenda in considerazione un ulteriore taglio dei tassi a settembre”. (Advisoronline)
Le ultime percentuali sono arrivate nel primo pomeriggio dagli Stati Uniti, quelle precedenti, pubblicate in mattinata dall’Eurostat hanno sorpreso in positivo i mercati. E così ormai secondo gli investitori non ci sono più dubbi: l’inflazione sta andando meglio del previsto sia nell’Eurozona e e banche centrali non hanno più alcun motivo per non procedere al primo (per la Fed) e al secondo (per la Bce), taglio dei tassi del 2024. (FIRSTonline)
L'indice dei prezzi al consumo della zona euro aumentato del 2,2% su base annua ad agosto, secondo la stima flash di Eurostat, in calo rispetto al 2,6% di luglio e in linea con le aspettative degli economisti. (Morningstar)