Palermo, l’ideologia no vax dietro le finte vaccinazioni anti Covid

Livesicilia.it INTERNO

Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!

Ci sarebbero ragioni ideologiche dietro le false vaccinazioni scoperte nell’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo.

– Non c’è solo la paura di vaccinarsi.

L’inchiesta della Procura di Palermo sulle finte vaccinazioni, che ha portato all’arresto di due infermiere, un capopolo dei no vax e un commerciante, prosegue e punta ad un livello superiore. (Livesicilia.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

La tecnica utilizzata da Giorgia Camarda era la stessa portata avanti dalla collega fermata un mese fa Come ricostruito dagli investigatori, Giorgia Camarda avrebbe finto di vaccinare la coppia no-vax. (Periodico Italiano)

Questa considerazione s'impone dinanzi all'inchiesta sul personale sanitario accusato di avere simulato le vaccinazioni per incassare una contropartita in denaro dai finti immunizzati. Ci sarà un processo e, visto che qualcuno ha già ammesso le sue colpe, ci saranno probabilmente delle condanne. (La Repubblica)

Nelle scorse settimane era finita ai domiciliari un’altra infermiera. Nel frame del video dei carabinieri la donna scarica la siringa in una garza (La Gazzetta di Reggio)

5. Code anche alla Casa del Sole. Si sono registrate nella giornata di oggi lunghe file al centro vaccinale dell'hub della Fiera del Mediterraneo a Palermo. Anche all'hub della Casa del Sole ci sono state lunghe code di persone pronte ad effettuare controlli anti- covid. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

Che Camarda avesse a sua volta buttato il medicinale anziché iniettarlo almeno in due casi è emerso invece dalla confessione di Lo Brano. In questo caso, parlando con la madre, questa mi aveva riferito che le due ragazze avevano paura di effettuare il vaccino. (PalermoToday)

Purtroppo, la prosecuzione delle attività investigative dimostra che un irresponsabile mercimonio della professione sanitaria sembrerebbe più diffuso di quanto si potesse pensare" (La Repubblica)