Acca Larenzia, riappare la targa abusiva per Recchioni. L'assessore Bugarini: "Stop al tira e molla"
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Nel giorno della commemorazione della tragedia di Acca Larenzia, riappare in Via Evandro la targa in ricordo di Stefano Recchioni che ha suscitato polemiche. Sul posto, per le celebrazioni mattutine, esponenti di Fratelli d’Italia tra i quali Federico Mollicone e Fabio Rampelli. L’assessore al Comune di Roma Giulio Bugarini, sul posto per ricordare le tre vittime, richiama alla necessità di evitare tira e molla tra fazioni su questo tema. (Repubblica Roma)
Ne parlano anche altre fonti
Giornalisti ovunque, decine di telecamere, operatori, inviati, fotografi fin dalle 8,30 di mattina a Roma ad Acca Larenzia di fronte alla storica sede del Msi. Tutti in attesa spasmodica della commemorazione della strage di 47 anni fa nella quale vennero lasciati sul selciato senza vita tre giovanissimi militanti del Fronte della Gioventù: Francesco Ciavatta, Franco Bigonzetti e Stefano Recchioni. (Secolo d'Italia)
Dalla strage di Acca Larentia a oggi, la commemorazione di tre 3 giovani del Fronte della Gioventù uccisi tra il 7 e l'8 gennaio 1978, è diventata un appuntamento fisso per l'estrema destra italiana - con tanto di saluto fascista e sfilata di teste rasate -, ma anche per Fratelli d'Italia (la Repubblica)
Atteggiamenti folkloristici non mi riguardano. Qui parliamo di un giorno in cui c'erano che giorni che furono trattati come carne da macello e che ancora non trovano verita'. (Tiscali Notizie)
"Questa è una tragedia che si è consumata negli anni '70 e che merita il rispetto di tutti". Così il vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, in occasione della commemorazione istituzionale organizzata in ricordo della strage di Acca Larentia. (Il Sole 24 ORE)
Il presidente della regione Lazio Francesco Rocca ha presenziato alla cerimonia per l'anniversario della strage di Acca Larenzia, ma con tono accigliato. «Sono qui per i morti, i morti sono al centro - ha dichiarato a margine - il folklore non mi riguarda» dice riferendosi ai saluti romani e ai "presente" che ogni hanno condiscono l'anniversario di polemiche. (Corriere TV)
Il contestatore è stato poi identificato dalle forze dell'ordine. "Viva la Resistenza, merde": lo ha urlato un passante durante la manifestazione in memoria dei due militanti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, uccisi il 7 gennaio del 1978 davanti alla sede del Msi in via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano a Roma (Repubblica Roma)