Attentato in Congo, uccisi l'ambasciatore italiano e un carabiniere

Vivi Enna INTERNO

Lo conferma la Farnesina, che esprime “profondo dolore” per la vicenda.

L’ambasciatore e il militare dell’Arma stavano viaggiando a bordo di un’auto in un convoglio della MONUSCO, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica Democratica del Congo.

Di Maio ha manifestato “immenso dolore per l’accaduto”

(ITALPRESS) – L’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio e un carabiniere sono morti in seguito a un attentato avvenuto a Goma (Vivi Enna)

Se ne è parlato anche su altri giornali

(LaPresse) – “Dolore e tristezza” sono gli stati d’animo espressi dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a nome di tutta la Giunta, dopo aver appreso la notizia della morte dell’ambasciatore Luca Attanasio, nativo di Saronno, in provincia di Varese, e del carabiniere Vittorio Iacovacci. (LaPresse)

Prestava servizio in Friuli dal 2016. E’ rimasto ucciso in un attacco avvenuto questa mattina contro il convoglio delle Nazioni Unite nella parte orientale della Repubblica democratica del Congo. (UdineToday)

Nel video amatoriale lo scontro a fuoco durante la fuga degli assalitori (LaPresse)

“Ci siamo già attivati per riportare i loro corpi in Italia il prima possibile”, aggiunge il Titolare della Farnesina (LaPresse)

La presenza degli italiani e delle Ong in Congo è “vasta e variegata”, spiega Garofalo: “Ci sono tanti missionari, italiani e non, è un paese enorme con tante difficoltà. Li seguiva facendo squadra con gli italiani sul luogo, credeva molto in una presenza unita di imprenditori, volontari, attivisti, missionari. (LaPresse)

Successivamente è vice capo segreteria del sottosegretario di stato con delega per l’Africa e la cooperazione internazionale (2004). L’ambasciatore italiano nella Repubblica democratica del Congo Luca Attanasio, rimasto ucciso in un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite nell’est del Paese, era nato a Saronno (Varese) il 23 maggio 1977. (Il Fatto Quotidiano)