Mercato obbligazionario: le ragioni dell’intervento della Banca d’Inghilterra

Morningstar ECONOMIA

Sono settimane turbolente nel Regno Unito. La crisi che attanaglia il governo britannico si è intensificata mercoledì 28 settembre, dopo che la Banca d'Inghilterra (BoE) è intervenuta sul mercato obbligazionario, acquistando Gilt (titoli di stato inglesi) a lunga scadenza per ripristinare condizioni di mercato ordinate e porre fine alle disfunzioni degli ultimi giorni. L'intervento di mercoledì 28 settembre, che si è concretizzato nell’acquisto di 65 miliardi di sterline di titoli di Stato per 13 giorni ha avuto l'effetto immediato di far scendere i rendimenti, saliti alle stelle dopo il piano aggressivo di riduzione delle tasse, finanziato da ulteriori prestiti, che è stato annunciato del cancelliere Kwasi Kwarteng venerdì 23 settembre. (Morningstar)

Ne parlano anche altri giornali

Problemi per i pensionati privati inglesi. I fondi pensione del Regno Unito stanno subendo richieste di margini di copertura sempre più elevate, indotte dagli estremi movimenti dei tassi reali e nominali. (Scenarieconomici)

Dopo il crollo della sterlina sui mercati finanziari e gli interventi d’emergenza adottati dalla Bank of England contro l’instabilità, il primo ministro britannico, la conservatrice Liz Truss, ha difeso così il taglio massiccio delle tasse annunciato la scorsa settimana dal cancelliere dello Scacchiere, Kwasi Kwarteng, che però non erano affatto piaciuti ai mercati. (L'Osservatore Romano)

Il Dow Jones è salito di 548,75 punti, o +1,88%, a 29.683.74, mentre lo S&P 500 è rimbalzato dell’1,97% a 3.719,04, dopo aver testato nella sessione di martedì un nuovo minimo dell’anno e della sua fase di mercato orso. (Finanza.com)

Il nostro piano è corretto, ha detto la Truss,dichiarando che il suo Governo è pronto a prendere decisioni difficili per il bene del Paese. Liz Truss è riemersa oggi per rassicurare i mercati, ma la mission impossible è fallita. (Il Sole 24 ORE)

Quella che si è conclusa venerdì è stata una settimana a dir poco eclatante sui mercati, dove si è registrato un terremoto finanziario dalle ricadute future ancora non perfettamente prevedibili, ma che certamente non saranno positive. (InvestireOggi.it)

All’inizio del suo mandato ha approvato una massiccia riduzione fiscale (con vantaggio prevalente per i redditi più elevati: 5.000 sterline in meno per un reddito di 200.000 sterline), finanziata con un corrispondente aumento del disavanzo pubblico. (Gazzetta di Parma)