Lega Serie A, De Siervo: "Omaggio ad Agroppi sarà in Italia per evitare brutte figure"
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"Paese che vai usanza che trovi, è come pensare di poter entrare in una moschea con le scarpe. Dobbiamo capire il contesto. Ricordare Agroppi come merita dobbiamo farlo dinanzi a chi l'ha conosciuto. Non è una mancanza di rispetto nei confronti dell'Italia o di Aldo, ma il tema che siamo in un paese diverso con una cultura diversa. Così l'amministratore delegato Luigi De Siervo nel corso di una conferenza stampa alla vigilia della finale di Supercoppa tra Inter e Milan, a proposito del mancato minuto di silenzio a Riyadh per lo scomparso Aldo Agroppi (Sport Mediaset)
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Inoltre, prima del fischio d’inizio, lo stadio si stringerà in un momento di commozione rivedendo in azione il calciatore in maglia granata. Oggi, in occasione di Torino-Parma, la squadra scenderà in campo con il lutto al braccio per ricordare Aldo Agroppi, scomparso il 2 gennaio. (Torino FC)
Ancona non è stata da meno, in particolare nelle parole del direttore tecnico biancorosso Vincenzo Guerini: «Ciao Aldo amico mio grazie per quello che hai fatto per me - ha scritto Guerini sul proprio profilo Facebook - Riposa in pace sicuramente in paradiso». (corriereadriatico.it)
Francesca Ragni propone: “Incontro di Narrazione Esistenziale tra Parola Arte e Musica”. Interverranno gli artisti Ivana Vitali e Fabrizio Fabbroni. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Dice: niente minuto di silenzio a Riad in memoria di Aldo Agroppi per evitare che i sauditi fischiassero la celebrazione che non rientra nelle loro abitudini religiose. Vabbè. Poi arriva “er derby de Roma” e allora si recupera il minuto cancellato in Arabia Saudita ma accade che il popolo romanista e laziale accompagni quei secondi rumoreggiando, insultando, da canari del football nostrano. (il Giornale)
E così la gente sul sagrato e oltre, a colmare quasi tutta la piazza che si allarga davanti alla cattedrale di Sant’Antimo Martire, si è voltata per scorgere da dove provenisse l’invocazione. Ma subito dopo lo sguardo si è dovuto levare un po’ per tutti dietro ai ghirigori di una colomba bianca che aveva cominciato a scalare il cielo, esattamente quando il carro funebre aveva preso a muoversi. (Tuttosport)
L'ultimo saluto ad Aldo Agroppi: al funerale il Toro e Elvis, le sue passioni (La Stampa)