Ocse, Pereira: Italia mantenga prudenza conti e tagli eccessi regole

Ocse, Pereira: Italia mantenga prudenza conti e tagli eccessi regole
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Tiscali Notizie ECONOMIA

Dato il suo elevato debito pubblico l'Italia deve mantenere una linea di bilancio prudente, come quella seguita finora, mentre deve perseguire efficienze sulla spesa pubblica, limitare le esenzioni fiscali e ampliare la base imponibile. Ma al tempo stesso deve continuare a fare leva su riforme per ridurre "i fardelli regolamentari, che a volte sono troppo elevati". Lo ha affermato il capo economista dell'Ocse, Álvaro S. Pereira rispondendo a una domanda sulla Penisola durante la conferenza stampa di presentazione dell'Economic Outlook di interim. (Tiscali Notizie)

Su altre testate

Il Mezzogiorno mostra segnali di sviluppo promettenti e possiede una significativa capacità di attrarre start-up e pmi innovative: una vera e propria opportunità di rilievo in termini di crescita anche in ottica di lungo periodo. (CorCom)

I dati dell’Economic ... (Confesercenti Nazionale)

Economia Ocse, Pil Italia a +0,8% nel 2024. Inflazione all’1,3% (VeneziePost)

Ocse: "Bene PIL Italia (+0,8% nel 2024, 1,1% nel 2025) ma prudenza su conti pubblici"

Nel 2023 il tasso di variazione del Pil in volume è pari a 0,7%, al ribasso di 0,2 punti percentuali rispetto alla stima del marzo scorso. L’Istat lo segnala in base alla revisione generale dei Conti economici nazionali. (Frosinone News)

L'Italia "vicina al suo potenziale, avanti così". Arriva dall'Ocse un'altra promozione per Giorgia Meloni e una sonora pernacchia a tutti quei gufi (rossi) che da mesi sperano in un passo falso del governo su conti, manovra e reputazione internazionale. (Liberoquotidiano.it)

È quanto emerge dalle Prospettive economiche intermedie dell'Ocse intitolate quest'anno "L'economia mondiale a una svolta", pubblicate oggi a Parigi. Nel dettaglio il PIL dell'Italia dovrebbe crescere dello 0,8% nel 2024 (contro l'1% del 2023) per poi risalire all'1,1% nel 2025. (Finanza Repubblica)