«Rsa, no ai tagli ai contributi per le rette»

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L'Eco di Bergamo SALUTE

Non c’è ancora una pronuncia definitiva, perché si è ancora alla fase discussione parlamentare. Ma il rischio c’è. Nell’ambito del disegno di legge sulle prestazioni sanitarie (e sulle liste d’attesa), che attualmente pende in Commissione Affari sociali del Senato, la maggioranza ha varato un emendamento che «taglia» il contributo che le Regioni dovrebbero riconoscere ai pazienti non autosufficienti ricoverati in Rsa con patologie cronico-degenerative, per esempio l’Alzheimer. (L'Eco di Bergamo)

La notizia riportata su altri media

L'emendamento permetterebbe la possibilità di ridurre la copertura dei costi oggi a carico del Servizio sanitario nazionale per i “trattamenti estensivi di cura e recupero funzionale a persone non autosufficienti” e per i “trattamenti di lungoassistenza, recupero e mantenimento funzionale, ivi compresi gli interventi di sollievo per chi assicura le cure, a persone non autosufficienti”, incrementando così la quota di rette e tariffe a carico dei pazienti. (Quotidiano Sanità)

«Esprimiamo forte preoccupazione per quell’emendamento i cui contenuti potrebbero avere implicazioni gravi per i diritti dei soggetti vulnerabili, in particolare le persone con disabilità, e per il funzionamento stesso del sistema sanitario nazionale»: è quanto si legge in una nota diffusa dalla FISH (Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie), in riferimento all’emendamento n. (Superando.it)

E' stata convocata per questa mattina, mercoledì 19 marzo 2025, presso l'aula consiliare della Regione Puglia, sita al primo piano del Palazzo del Consiglio regionale in via Gentile a Bari, la III Commissione consiliare per l'audizione sul Tema: "Aumento della retta nelle RSA a seguito della sentenza del Consiglio di Stato n. (AndriaViva)

Le case di riposo e le strutture per disabili, malati psichiatrici e persone con dipendenze in Piemonte sono sempre più in affanno. Le famiglie non ce la fanno più, gli operatori si sentono abbandonati, le liste d’attesa si allungano, e chi non riesce ad accedere a una convenzione si ritrova a dover pagare rette insostenibili. (Giornale La Voce)

È la richiesta avanzata con forza da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil. Il governo deve ritirare subito l’emendamento sulla riduzione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) sociosanitaria residenziale e semi-residenziale per le persone non autosufficienti. (Collettiva.it)

La retta media mensile per gli anziani e le persone con gravi disabilità, come i malati di Alzheimer o altre patologie neurodegenerative, si aggira intorno ai 3.300 euro. (Today.it)