Eurovision, ex partecipanti chiedono l’esclusione di Israele: l’EBU risponde

Eurovision, ex partecipanti chiedono l’esclusione di Israele: l’EBU risponde
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A questa lettera, l’EBU ha risposto con una dichiarazione ufficiale firmata dal responsabile delle comunicazioni Dave Goodman. La posizione dell’organizzazione è chiara: l’Eurovision deve restare un evento inclusivo, indipendente dai governi e dai conflitti geopolitici. Il concorso – sottolinea l’EBU – è rivolto al pubblico e si fonda sulla connessione tra culture, non su scelte politiche. Tra i firmatari figurano personalità come Salvador Sobral (Portogallo 2017), Mae Muller (Regno Unito 2023), Dadi and Gagnamagnid (Islanda), Hatari (Islanda), Paulo de Carvalho (Portogallo) e Gåte (Norvegia 2024), questi ultimi affermando di aver assistito personalmente a comportamenti anomali a Malmö nel 2024. (San Marino Rtv)

Su altre fonti

Già, perché Yuval Raphael è tra le persone sopravvissute all’attacco terroristico durante il festival musicale Nova, nel sud di Israele. (Corriere del Ticino)

La dichiarazione di Nemo si aggiunge a un numero crescente di voci che, da tempo, chiedono l'esclusione di Israele dalla competizione. Oltre 70 artisti, tra cui ex vincitori dell'Eurovision, hanno recentemente firmato una lettera aperta che chiede all'Unione europea di radiodiffusione (UER) – l'organizzatrice del concorso – di escludere Israele dalla manifestazione. (Corriere del Ticino)

Eurovision 2025, più di 70 artisti firmano la petizione per escludere Israele

Di يورونيوز PUBBLICITÀ (Euronews.com)