Usa 2024: – 63, campagna entra in fase decisiva, Harris avanti senza rimbalzo da convention

Usa 2024: – 63, campagna entra in fase decisiva, Harris avanti senza rimbalzo da convention
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo

Usa 2024 83 – La campagna elettorale di Usa 2024 entra nella fase decisiva dopo il Labor Day, la festa del Lavoro negli Stati Uniti, che segna la fine dell’estate e il ritorno alla piena attività in tutti i settori, economia, scuola, politica. I sondaggi indicano che la candidata democratica Kamala Harris affronta le ultime nove settimane prima dell’Election Day il 5 novembre con un vantaggio mediamente inferiore ai margini d’errore dei rilevamenti e che non s’è impennato, come ci si poteva attendere, dopo la convention di Chicago dal 19 al 23 agosto. (Giampiero Gramaglia – Gp News)

La notizia riportata su altre testate

Una novità nella strategia di Trump che aveva preparato la sua precedente campagna presentandosi come l’uomo del futuro di fronte a un declinante Biden. Non è mai facile fare previsioni attendibili sulle elezioni americane, ma l’esercizio risulta quest’anno ancora più difficile. (ilmessaggero.it)

La vicepresidente non compie alcun passo falso, ma allo stesso tempo pare meno efficace rispetto agli ultimi comizi e alla Convention di Chicago, mostrando la sua tendenza a dare risposte contorte e poco chiare. (il Giornale)

Kamala Harris ha dovuto spiegare tutti i voltafaccia della sua recente carriera politica, ha dovuto giustificare il fatto che quattro anni fa era a favore della depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina, mentre adesso promette pugno duro e confine blindato. (Corriere TV)

Se non è zuppa è pan bagnato: Kamala Harris in tv mi ha deluso, a questo punto tifo Trump

Kamala Harris ha concesso la sua prima intervista da candidata alla presidenza, dopo quasi 40 giorni di «silenzio»: ha spiegato le sue posizioni, giustificato le sue «mutazioni», risposto alle domande insieme al compagno di viaggio Tim Walz. (Corriere della Sera)

Kamala Harris nella prima intervista che ha concesso dopo la nomination democratica insieme al suo vice Tim Walz, non ha fatto errori e soprattutto papere. Era in pratica il suo ’esame di guida’ a livello nazionale ed è riuscita a superarlo con un percorso netto, senza troppe contraddizioni nonostante da giorni la accusino di aver fatto una brusca sterzata al centro, abbandonando l’anima troppo liberal del partito dalla quale proveniva. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nella sua prima intervista da candidata alla presidenza, Kamala Harris ha dichiarato che non cambierà nulla riguardo alla guerra in Ucraina e in Palestina, ha disconosciuto l’impegno ambientalista confermando la prosecuzione della ricerca di idrocarburi mediante la tecnica del fracking, pericolosa per l’ambiente e gli abitanti dei luoghi oggetto della ricerca, lascerà il reato di immigrazione clandestina, contrariamente a quello che aveva sostenuto fino a ieri e si limiterà a pochi palliativi per dimostrare un millantato spirito progressista. (Il Fatto Quotidiano)