Aiuti di stato green, Bruxelles consulta gli Stati membri su nuove flessibilità fino al 2030

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EuNews ECONOMIA

Bruxelles – La Commissione europea vuole allargare le maglie degli aiuti di Stato fino al 2030, per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e la decarbonizzazione industriale. Include tra le tecnologie che potranno beneficiare dei sussidi i combustibili alternativi – e-fuels, biocarburanti e idrogeno verde – e promette una “valutazione tempestiva” degli aiuti per il nucleare, “in linea con il trattato e nel rispetto della neutralità tecnologica”. (EuNews)

Su altre fonti

È il quadro sintetico che emerge dal Pacchetto Omnibus, presentato lo scorso 26 febbraio dalla Commissione Europea (COM 2025/80, 2025/0044 COD). Un’iniziativa strategica che punta a razionalizzare la normativa sulla sostenibilità, riducendo la burocrazia e creando nuove opportunità per le aziende che scelgono di adottare volontariamente la rendicontazione di sostenibilità. (Fisco7)

La Commissione Europea ha presentato il Clean Industrial Deal, un’iniziativa volta a sostenere la decarbonizzazione delle industrie energivore e promuovere l’innovazione tecnologico-energetica. Questo nuovo piano programmatico, che si inserisce nel quadro del Green Deal europeo, mira a rafforzare la competitività industriale dell’UE attraverso investimenti mirati e politiche di supporto. (InSic, il quotidiano online per i professionisti della sicurezza)

«Di fronte agli elevati costi energetici e alla feroce concorrenza globale, le industrie europee hanno bisogno di un sostegno urgente. Il Clean Industrial Deal delinea azioni concrete per trasformare la decarbonizzazione in un motore di crescita per le industrie europee. (L'Eco di Bergamo)

Bilancio di sostenibilità: meno imprese obbligate e due anni di slittamento

Lo scorso 26 febbraio la Commissione europea ha varato il nuovo pacchetto di misure, che mobiliterà secondo le previsioni oltre 100 miliardi di euro ed è volto a supportare le aziende nel percorso di decarbonizzazione (GiornaleSM)

Si è infittito il dibattito sulle prospettive di semplificazione e conseguente riduzione dei burden amministrativi per le imprese soggette alla CSRD, dopo la pubblicazione il 26 febbraio scorso delle 5 proposte del cosiddetto pacchetto Omnibus (Commission simplifies rules on sustainability and EU investments). (Eutekne.info)

Le diverse normative comunitarie, sin qui emanate per promuovere la sostenibilità e la responsabilità ambientale delle imprese, come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e il Regolamento sulla Tassonomia, hanno oggettivamente introdotto importanti complessità, che hanno destato preoccupazioni tra le aziende, in particolare tra le piccole e medie imprese (PMI). (Euroconference NEWS)