Beirut, spari a manifestazione di Hezbollah: morti e feriti, dispiegato l'Esercito

IL GIORNO ESTERI

Un appello è stato lanciato anche ai propri sostenitori, perché "mantengano la calma" e non si lascino "trascinare in una rivolta"

L'esecito ha ammonito su Twitter che "aprirà il fuoco contro chiunque sia armato in strada e chiunque spari da qualsiasi direzione", invitando i civili ad abbandonare le strade.

Beiurtu (Libano) - E' di almeno tre morti e venti feriti il bilancio delle vittime dei colpi di arma da fuoco esplosi oggi a Beirut, capitale del Libano, durante la protesta indetta dalle organizzazioni sciite Amal ed Hezbollah contro il giudice che guida l'inchiesta sull'esplosione al porto dello scorso anno. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri giornali

Così il presidente del Libano, Michel Aoun, precisando che “l’accaduto sarà oggetto di un seguito giudiziario, che porterà ad accertare i responsabili e i mandanti”, così come accadrà per l’esplosione al porto di Beirut Milano, 14 ott. (LaPresse)

Milano, 14 ott. Così il presidente del Libano, Michel Aoun, citato dai media. (LaPresse)

Sono centinaia i manifestanti che si sono dati appuntamento alla rotonda Tayyoune, nella parte sud della città, per dirigersi verso il palazzo di giustizia, poco lontano. Gli spari di kalashnikov sono stati uditi in tutta la zona vicina di Badaro e Tayyoune. (Open)

Tornando ai fatti, in uno dei video si vedono i manifestanti che sembrano urlare indignati mentre si sentono degli spari in sottofondo, presumibilmente sparati da un cecchino. (L'AntiDiplomatico)

Lo specchio di un Paese, quello che Young studia da decenni, dove la gente sopravvive arrangiandosi, senza mai contare sullo Stato. Tarek Bitar, il magistrato che in Libano vuole portare a processo la classe politica di Gabriella Colarusso 14 Ottobre 2021 di Gabriella Colarusso. (La Repubblica)

È quanto avevano denunciato in mattinata Hezbollah E Amal,i cui gruppi sciiti avevano organizzato una manifestazione per chiedere la rimozione del giudice tarek bitar che indaga sull'esplosione del porto della capitale avvenuta il 4 agosto 2020; i due partiti armati libanesi, infatti sostengono che "cecchini" non meglio identificati avevano aperto il fuoco per primi contro manifestanti degli stessi movimenti sciiti. (TG La7)