O’Leary (Ryanair) minaccia di non ritirare i Boeing se colpiti dai dazi

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La guerra tariffaria sbarca nel settore del trasporto aereo e a farla scoppiare non poteva essere che uno dei personaggi più polemici del settore, il ceo di Ryanair Michael O’Leary. Il quale con la sua solita verve diretta ha fatto sapere che non accetterà le consegne di nuovi Boeing se dovessero diventare «troppo costosi», aprendo di fatto la discussione su chi debba pagare per i dazi di Trump, se le compagnie aeree o i produttori. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Le conseguenze per Boeing e gli Usa Cina blocca l’acquisto di aerei e componenti Boeing (Virgilio)
Il motivo è lo stesso: gli enormi dazi imposti da Donald Trump e i relativi controdazi cinesi e europei (questi ultimi sospesi per 90 giorni): chi pagherebbe gli aumenti di prezzo? Pechino aveva in lista di consegna circa 10 apparecchi Boeing 737 Max, che a seconda del modello costano tra i 100 e i 130 milioni di dollari. (Il Manifesto)
Michael O’Leary – Group CEO Ryanair Holding ha indicato che la situazione attuale dell’applicazioni dei dazi potrebbe far ritardare al prossimo anno la consegna di 25 aerei Boeing 737-8200, un qualcosa sul valore a listino da 2,5 miliardi di dollari USA ai quali vanno aggiunti i nuovi dazi. (Italiavola & Travel –)

Lo sostiene oggi l’agenzia finanziaria Bloomberg.Bloomberg ha riferito inoltre che il governo cinese starebbe valutando di aiutare le compagnie aeree che noleggiano jet Boeing e che si trovano ora ad affrontare costi maggiori. (Askanews)
L’UE TRATTA CON WASHINGTON MA NON LA SPUNTA. La guerra commerciale avviata dal presidente americano Trump vede la Cina schierata con tutti i mezzi per contrastarla, considerando le tariffe imposte al 145% dal tycoon. (Il Fatto Quotidiano)