Chiesa, nuove linee guida Cei: "In seminario anche gay, ma è essenziale castità"
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Per essere ammessi in seminario bisogna fin dall'inizio mostrare "l'orientamento alla vita celibataria". In quest'ottica non ci sarà uno sbarramento agli omosessuali in quanto tali, ma a coloro che "praticano". È quanto è previsto nelle nuove linee guida della Cei per l'ammissione ai seminari. "Nel processo formativo, quando si fa riferimento a tendenze omosessuali" è "opportuno non ridurre il discernimento solo a tale aspetto". (Sky Tg24 )
Ne parlano anche altri media
I gay sono ammessi in seminario, purché rimangano casti. Lo prevedono le regole varate dalla Conferenza episcopale italiana. (Adnkronos)
Nessun divieto di accesso ai seminari per gli omosessuali. La cosa più importante per chi ambisce al presbiterato è mostrare «l’orientamento alla vita celibataria», a prescindere dai gusti. È quanto prevedono le nuove linee guida della Cei per l’ammissione ai seminari. (Open)
Le normative saranno messe in pratica per i prossimi tre anni, ma al contempo un gruppo di studio al Vaticano continuerà ad impegnarsi su questo tema. Nelle linee guida non sarà proibito l’accesso alla vita monastica per i gay, a patto che questi dimostrino “l’orientamento alla vita celibataria” e dunque alla castità. (Secolo d'Italia)
Le nuove linee guida della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) stabiliscono che le persone omosessuali possono essere ammesse ai seminari solo se accettano di vivere la castità nel celibato. Tuttavia, l’accesso è negato a chi pratica l’omosessualità, a coloro con tendenze omosessuali profondamente radicate e a chi sostiene la cosiddetta cultura gay (BlogSicilia.it)
Le norme sulla non ammissione al sacerdozio di persone omosessuali non cambiano. La precisazione arriva all’indomani della pubblicazione degli «Orientamenti e norme per i Seminari» che indica alle strutture di formazione al sacerdozio percorsi formativi e di attenzione ai candidati al presbiterato. (Avvenire)
CITTÀ DEL VATICANO È ancora una norma approvata «in via sperimentale» per tre anni, ma intanto c’è il via libera del Vaticano e rappresenta un passo avanti notevole, a conferma delle aperture già filtrate nell’ultimo anno dalla Cei presieduta dal cardinale Matteo Zuppi: i seminari italiani ammetteranno candidati al sacerdozio omosessuali, purché da parte loro - come peraltro viene richiesto anche ai candidati eterosessuali - si garantisca l’impegno a «scegliere liberamente e vivere responsabilmente la castità nel celibato». (Corriere Roma)