Veneto Local: al ristorante Feva la stella Michelin di Nicola Dinato brilla sempre di più

Feva, come la menda della sua famiglia, ovvero il soprannome che veniva assegnato un tempo in Veneto ai vari ceppi familiari per distinguerli tra loro.

La sua è una cucina istintiva, ma al tempo stesso ragionata, che nasconde in sé un profondo studio

La cucina di chef Dinato è una cucina veneta, contemporanea, ma anche mediterranea.

L’idea di partenza, dopo essere rientrato, era di aprire un’osteria, una realtà più alla nostra portata a livello economico. (Reporter Gourmet)

Su altre fonti

Green Pass al ristorante: il sì delle imprese alimentari Favorevole invece Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia: «Sì a green pass per locali privati e trasporti, gli irresponsabili siano isolati» Il Green pass per entrare al ristorante. (Corriere della Sera)

Il green pass è anticostituzionale, antidemocratico, e tendente all’apartheid" Per Colonna, “il green pass è un documento da considerarsi alla stregua della carta d’identità o del passaporto, che si chiedono normalmente anche quando si va in albergo. (Adnkronos)

Il Noma è l’emblema di questo progetto e si fa precursore della diffusione di una cultura gastronomica senza uguali Il menu degustazione di Masa costa circa 530 euro a persona e conduce il commensale attraverso un vero spettacolo culinario caratterizzato da interazione e gusto. (Reporter Gourmet)

LEGGI ANCHE -> Gennaro Esposito “ha conquistato la stella Michelin” | Il racconto dello chef. La cucina di Gennaro Esposito è sempre stata animata dalla passione e dell’amore che lo chef mette in ogni piatto realizzato si nel suo locale, e non solo, doti queste che gli hanno anche permesso di conquistare la tanto ambita Stella Michelin. (RicettaSprint)

In cucina e sala solo studenti: ecco Didaktico, il ristorante di un alberghiero che punta alla stella dalla nostra inviata Elisabetta Pagani. Gli studenti al lavoro da Didaktico (@Tramite srl). Nel locale di Lecco, diretti da un cuoco e un maître professionisti, lavorano gli alunni della scuola di Casargo. (La Repubblica)