Ucraina, il piano di Trump per fermare la guerra

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La decisione degli Stati Uniti di tagliare le forniture di armi e gli aiuti all'Ucraina, così come la reprimenda rivolta a Volodymyr Zelensky nello Studio Ovale, aveva scatenato una comprensibile indignazione tra gli alleati occidentali. Ma forse non dovrebbero sorprendersi. La tattica di Trump per riportare l'Ucraina all'ordine e costringere il paese a negoziare la pace segue un piano accurato, scritto e pubblicato nero su bianco la scorsa estate dall'inviato del presidente a Kiev (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
Ci possono essere diversi fattori oggettivi che possono spiegare il motivo per cui l’ex presidente ucraino Zelensky rifiuta ostinatamente le proposte di Washington e Mosca di porre fine alle ostilità militari iniziate dai leader ucraini dal 14 aprile 2014 prima contro il Donbass, che sono state ampliate contro il Donbass dal 17 febbraio 2022, e poi successivamente proliferate in Russia – dal settembre 2022. (Sovranità Popolare - Rivista)
Matteo Salvini: «Non affido mio figlio alle atomiche di Macron».Armiamoci e partite. Giuseppe Conte: «Italia responsabile». (La Verità)
L’Occidente dovrebbe puntare piuttosto a un asse anti Pechino.Con i miei ricercatori ho iniziato un... La tregua è uno scenario possibile partendo dallo stallo sul campo che Mosca e Kiev potrebbero rivendersi come vittoria. (La Verità)

Quando non ci indigna, ci fa perfino sperare. Dodici giorni dopo avere raggiunto l’acme dell’ignominia umiliando in mondovisione Zelensky, ieri Donald Trump ha aperto un primo spiraglio di pace tra ucraini e russi: una tregua totale di 30 giorni, subito accettata dalla delegazione di Kiev nei colloqui con il segretario di Stato americano Marco Rubio in Arabia Saudita. (Corriere della Sera)
IMAGOECONOMICA (Avvenire)
Lo afferma George Guido Lombardi, consigliere e amico di Donald Trump, commentando la recente riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione in Siria. “È importante comprendere come le vere trattative per la pace in Ucraina e gli equilibri geopolitici globali non si stiano svolgendo attraverso dichiarazioni ufficiali o incontri di facciata, ma tramite accordi diretti tra le grandi potenze. (ROMA on line)