Percepiva il reddito di cittadinanza senza averne diritto, sequestrati 9mila euro

TorreSette INTERNO

La condotta fraudolenta sarà inoltre segnalata all’Inps per l’adozione dei provvedimenti di competenza

A cura della Redazione. Il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha sequestrato beni e denaro per un valore di 9mila euro ad un 48enne di Gragnano, su disposizione della Procura della Repubblica oplontina, per aver percepito indebitamente il RdC dal mese di aprile 2019 al gennaio 2020. (TorreSette)

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Chi invece presenterà la domanda all'Inps entro il 31 maggio, potrà avere la prima ricarica a partire dal 15 giugno. Reddito di cittadinanza, anche a maggio i beneficiari dovranno tenere d'occhio due date sul calendario: per alcuni la mensilità arriverà giorno 15 mentre per altri sarà il 27, come di consueto. (Giornale di Sicilia)

Diversamente, chi ha provveduto a dare l’informazione corretta riceve un contributo ridotto, ricalcolato sulla base dei soli componenti immuni da simili condanne. D’intesa con l’INPS, sono state già avviate le procedure per la revoca immediata del sussidio ed il recupero delle somme illecitamente intascate (StileTV)

A tal proposito, quando si verifica uno dei suddetti eventi per un nucleo già beneficiario di Reddito di cittadinanza, la misura si trasforma in Pensione di cittadinanza dal mese successivo. Il Reddito di cittadinanza si trasforma in Pensione: cosa cambia. (Money.it)

”Dimentica” di segnalare una variazione patrimoniale da 130.000 euro derivante da una successione ereditaria e continua a percepire indebitamente il reddito di cittadinanza. Per questo motivo, dopo gli opportuni accertamenti, l’uomo si è visto raggiunto da un decreto di sequestro preventivo d’urgenza per complessivi 9.000 euro. (Metropolis)

E' quanto hanno scoperto i carabinieri del Comando provinciale di Treviso, in collaborazione con l'Inps, durante una serie di accertamenti mirati a carico di nuclei familiari residenti nelle aree di Nervesa della Battaglia, Vedelago e Pederobba. (La Tribuna di Treviso)

Le omissioni accertate hanno consentito agli indagati l’indebita percezione di fondi per oltre 30.000 euro, a partire dall’anno 2019. D’intesa con l’INPS, sono state già avviate le procedure per la revoca immediata del sussidio ed il recupero delle somme illecitamente intascate (Info Cilento)