Se i giocatori non accettano il rincaro dei prezzi è colpa del settore

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L'aumento dei prezzi dei titoli AAA rappresenta un tema sempre più dibattuto tra consumatori e addetti ai lavori. La recente decisione di Nintendo di commercializzare Mario Kart World a 90 euro in formato fisico ha riacceso la polemica, evidenziando una tendenza che da tempo caratterizza l'industria. Mentre i giocatori manifestano il loro malcontento, figure autorevoli del settore offrono prospettive alternative per analizzare questo fenomeno economico che sta ridefinendo il rapporto tra valore percepito e costo effettivo dei prodotti videoludici. (tomshw.it)
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La questione dei prezzi è ovviamente molto complessa, ma ci sono persone al mondo che se ne intendono, ad esempio l'ex-amministratore delegato di PlayStation, Shawn Layden. Il prezzo dei giochi è aumentato nell'ultima generazione e ovviamente i giocatori non sono affatto felici. (Multiplayer)

Questa mossa ha scatenato una tempesta di proteste tra i giocatori, preoccupati che possa rappresentare l'inizio di una tendenza al rialzo che coinvolgerà l'intero settore. Parallelamente, emergono voci autorevoli che sottolineano come, considerando l'inflazione, i prezzi dei videogiochi siano rimasti sostanzialmente stabili per oltre due decenni, suggerendo che un graduale adeguamento potrebbe essere più razionale che non aumenti improvvisi e consistenti. (SpazioGames)