Libano nel caos, Hezbollah: cecchini dell'esercito cristiano sparano su manifestanti

TG La7 ESTERI

Così come confermato dal ministro dell'Interno libanese, sei manifestanti sciiti sono morti colpiti da armi da fuoco; erano in mano a cecchini che hanno cominciato a sparare durante le proteste a Beirut, la capitale del paese dei cedri.

È quanto avevano denunciato in mattinata Hezbollah E Amal,i cui gruppi sciiti avevano organizzato una manifestazione per chiedere la rimozione del giudice tarek bitar che indaga sull'esplosione del porto della capitale avvenuta il 4 agosto 2020; i due partiti armati libanesi, infatti sostengono che "cecchini" non meglio identificati avevano aperto il fuoco per primi contro manifestanti degli stessi movimenti sciiti. (TG La7)

Su altre fonti

Almeno sei morti e circa 30 feriti nei violenti scontri scoppiati stamattina a Beirut tra miliziani dei partiti armati sciiti Amal e Hezbollah e non meglio precisati "cecchini". I militanti dei due partiti sciiti si erano riuniti con l'obiettivo dichiarato di "manifestare pacificamente" contro quella che definiscono una “politicizzazione" delle indagini (L'Unione Sarda.it)

“A poche centinaia di metri da lì, scoppiò la guerra civile nel ’75”, ricorda ad Huffpost Ugo Tramballi, scientific advisor dell’Ispi. L’immediata reazione dei manifestanti, già ampiamente armati, non permette di escludere la possibilità che sia tutto frutto dell’ingegno di Hezbollah. (L'HuffPost)

Disparos en una protesta contra el juicio por la explosión de Beirut. . Atacantes desconocidos dispararon en Beirut (Líbano) durante una protesta contra el juez que investiga la explosión que sacudió el puerto de la capital en 2020. (L'AntiDiplomatico)

Milano, 14 ott. (LaPresse) – “Non permetteremo a nessuno di prendere in ostaggio il Paese per i propri interessi o calcoli”. (LaPresse)

Milano, 14 ott. Così il presidente del Libano, Michel Aoun, citato dai media. (LaPresse)

Tarek Bitar, il magistrato che in Libano vuole portare a processo la classe politica di Gabriella Colarusso 14 Ottobre 2021 di Gabriella Colarusso. Quindi lei concorda sul fatto che siano state milizie cristiane a sparare, nonostante l'assenza di rivendicazione? Lo specchio di un Paese, quello che Young studia da decenni, dove la gente sopravvive arrangiandosi, senza mai contare sullo Stato. (La Repubblica)