Ucraina, soldato russo a processo: verdetto atteso per lunedì

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Il soldato è accusato di aver sparato diversi colpi con un fucile d'assalto alla testa della vittima, che era su una bicicletta

Il pubblico ministero Andriy Synyuk ha risposto che gli argomenti della difesa non cambiano l'essenza del caso.

Il pubblico ministero chiederà al tribunale di condannare Shishimarin all'ergastolo e il giudice potrebbe emettere un verdetto lunedì.

Sono state queste le ultime parole del sergente Vadim Shishimarin, 21 anni, il primo soldato russo a processo a Kiev per crimini di guerra commessi in Ucraina (Adnkronos)

Su altri giornali

Da qui il quesito: "È legittimo processare i nemici colpevoli di crimini di guerra mentre la guerra è in corso?". Il ragazzo, condannato all'ergastolo da una corte civile di Kiev, è solo il primo di tanti altri. (Liberoquotidiano.it)

Un colpo, un morto e anche i 21 anni di Vadim bruciati Quel soldato ha 21 anni, e dietro le sbarre sembra un ragazzino. (Avvenire)

Il soldato, Vadim Shishimarin, 21 anni, è stato giudicato colpevole nel primo processo a Kiev per crimini di guerra ed è stato condannato all'ergastolo per aver ucciso un civile disarmato pochi giorni dopo l'inizio dell'invasione russa - KIEV, 23 MAG - Vadim Shishimarin il soldato russo riconosciuto colpevole di crimini di guerra e condannato all'ergastolo a Kiev farà appello contro la sentenza. (Tiscali Notizie)

Shishimarin ha affermato che un altro soldato nell'auto, che non era il suo comandante, gli ha detto di sparare. L'avvocato del soldato russo Vadim Shishimarin ha fatto sapere che presenterà appello contro la sentenza. (la Repubblica)

Il sergente Vadim Shishimarin, primo soldato russo processato dall'Ucraina per crimini di guerra commessi durante il conflitto in corso, è stato riconosciuto colpevole e condannato al carcere a vita. Ma questo non significa che smetteremo di considerare i modi per continuare i nostri sforzi attraverso altri canali", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov (RSI.ch Informazione)

Tuttavia, aggiunge De Paolis, “la guerra è una cosa complessa e non si fa pacatamente e razionalmente. Tecnicamente, assicura De Paolis, “se il civile abbandona la sua inoffensività e diventa offensivo, può diventare un nemico” (Nicola Porro)