Sabotaggio dei big dell'auto pur di non fare dietrofront
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«Siamo davvero alla tempesta perfetta: lo avevamo denunciato in tempo, ma piuttosto che rivedere norme sbagliate, preferiscono lasciare campo libero a ogni forma di elusione. Una follia». Il sentore manifestato a fine 2024 dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si sta concretizzando. A optare per l'harakiri sono alcuni big dell'auto, tra cui Stellantis, terrorizzati dalla tagliola delle multe green della Ue in vigore da inizio anno. (il Giornale)
La notizia riportata su altre testate
Stellantis, Toyota e altri big si mettono in fila per staccare l’assegno, alimentando un paradosso che arricchisce i concorrenti americani e affossa l’industria europea. Un affare geniale, per il “Divino”. (Autoappassionati.it)
La soluzione per aggirare il problema e le relative multe miliardarie - quantificate in 15 miliardi di euro nel 2025 - si chiama «pooling»: esso consente alle case automobilistiche di unire virtualmente le proprie flotte di veicoli venduti in modo che quelle più inquinanti facciano media con quelle più green. (La Stampa)
Ha detto il ministro delle Imprese al question time al Senato (Milano Finanza)
Il primo strumento per evitare le sanzioni previste dalle norme europee, per chi non rientrerà al di sotto dei 94 g/km di emissioni medie di CO2 con la propria flotta di nuove auto vendute nel 2025, è stato esercitato. (Auto.it)
La dichiarazione della società di Boulogne-Billancourt, in risposta a una domanda della Reuters, non deve stupire. La posizione di de Meo. (Quattroruote)
Le nuove rigide normative sulle emissioni in Europa sono entrate in vigore, mettendo in difficoltà le case automobilistiche. Ogni azienda deve ora rispettare specifici obiettivi di emissioni basati sul totale dei veicoli venduti, con circa il 20% delle nuove vendite che devono essere veicoli elettrici. (Tom's Hardware Italia)