Atlantia tiene in Borsa nel giorno del piano Autostrade. Esposto di Allianz sul Milleproroghe

la Repubblica INTERNO

- Atlantia tiene in Borsa dopo una giornata negativa, fluttuando ancora sulle chiusure e i successivi spiragli che filtrano dalla politica.

Il consiglio di amministrazione della controllata autostradale dalla holding dei Benetton dovrebbe licenziare un piano di investimenti che si aspetta nell'ordine di un paio di miliardi, con possibili riferimenti alla riduzione dei pedaggi per gli italiani.

Se ieri l'umore del mercato era nero per la convinzione diffusa che il premier Giuseppe Conte si fosse ormai deciso per la revoca, oggi - nella giornata del cda per il piano industriale di Autostrade per l'Italia - pare meno granitica quella certezza. (la Repubblica)

Su altri giornali

Ma c’è molto di più. E al Senato, con le “barricate” ormai scontate dei renziani di Italia Viva, il Governo potrebbe non avere i numeri. (IVG.it)

L’unica variabile che potrebbe intervenire è un rilancio da parte di Aspi, tale da scalfire il “muro” Cinque Stelle. La ministra De Micheli è attesa in audizione alla Camera. (Il Sole 24 ORE)

Tutto inevitabilmente rinviato ai primi di febbraio, quando il Governo avrà la comunicazione dei risultati elettorali in Calabria e, sopratutto, in Emilia Romagna. Per salvare Atlantia e Autostrade però servirebbe l'apertura dell'azienda alla riduzione delle tariffe per gli utenti. (Motor1 Italia)

Un lavoro caotico perché l’esecutivo è diviso: i 5 stelle sono per lo stop ai Benetton, Renzi tuona contro. Leggendo in controluce la mossa di Autostrade in Parlamento si capisce come l’obiettivo sia quello di mettere pressione sulla decisione del governo. (L'HuffPost)

“Non c’è alcuna violazione del principio di uguaglianza, di retroattività della legge, di certezza del diritto e libertà dell’iniziativa economica”, ha replicato la De Micheli. 77 della Costituzione”, ha detto Massimo Luciani, ordinario di Istituzioni di diritto pubblico a La Sapienza. (Il Fatto Quotidiano)

Aspi, tuttavia, che ha un indebitamento di 10,8 miliardi, potrebbe non essere nelle condizioni di soddisfare i creditori nel breve periodo. (Il Sole 24 ORE)