L'aereo con l'ex presidente filippino Duterte parte per L'Aia tra gli applausi degli oppositori

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Le immagini della partenza da Manilia verso l'Aia dell'aereo che trasporta l'ex presidente filippino Rodrigo Duterte, arrestato in seguito a un mandato della Corte penale internazionale (ICC). L'ex leader, 79 anni, è stato fermato martedì mattina all'aeroporto internazionale della capitale al suo arrivo da Hong Kong insieme alla sua famiglia. L'Icc aveva ordinato il suo arresto, accusandolo di crimini contro l'umanità per la sanguinosa repressione anti-droga che ha condotto durante il suo mandato, ha dichiarato il governo filippino. (Corriere TV)
La notizia riportata su altri media
L'ex presidente filippino Duterte, accusato di crimini contro l’umanità dalla Corte penale internazionale dell’Aia, causate durante la “guerra alla droga” scatenata quando era capo di stato, verrà portato in un'unità di detenzione costiera vicino alla sede della Corte, dove sono stati già trattenuti diversi altri accusati di crimini di guerra. (La Stampa)
Si era detto «felice di uccidere» e non lo ha mai rinnegato. Era appena stato a Hong Kong per una serie di comizi in vista delle elezioni di metà mandato di maggio, per cui si era ricandidato a sindaco della città che aveva già guidato quasi ininterrottamente dal 1986 a un decennio fa. (il manifesto)
L'ex leader (2016-2022) è accusato di «crimini contro l'umanità» per la repressione in cui, secondo le stime dei gruppi per i diritti umani, decine di migliaia di uomini, per lo più poveri, sono stati uccisi dalla polizia e dai vigilantes, spesso senza prove che fossero legati alla droga. (Corriere della Sera)

L'ex presidente delle Filippine Rodrigo Roa Duterte, arrestato ieri a Manila in conformità con un mandato d'arresto internazionale con accuse di omicidio come crimine contro l'umanità,... (Virgilio)
François Fillon, ex premier francese, si unisce al dolore delle suore Carmelitane di Aleppo denunciando come la situazione in Siria sia “un crimine contro l’umanità, un vero genocidio”. Un grido d'allarme arriva dalla martoriata Siria. (Il Giornale d'Italia)
La vicenda si inserisce in un clima politico già teso nelle Filippine, dove le alleanze tra le dinastie al potere si stanno sgretolando in vista delle elezioni di metà mandato. Intanto, la famiglia di Duterte ha denunciato il trasferimento come un “rapimento”, presentando un ricorso alla Corte Suprema filippina per il suo immediato rimpatrio. (RSI Radiotelevisione svizzera)