Favino da Venezia lancia un messaggio ai giovani attori: “Ricordate che contano solo le emozioni dello spettatore, non le nostre”

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VENEZIA – "Molte sono le cose che fanno paura a un attore: paura di non piacere, il bisogno di farsi dire bravo, la necessità dell’applauso, sono debolezze che appartengono a tutti. Si dice che la molla dell’attore sia l’ego, io non lo credo. Credo che per essere un buon attore, uno di quegli attori che ti fanno dire "non sta facendo niente ma sembra che faccia tutto”, come Anthony Hopkins o Gena Rowlands, occorra liberarsi di quello che non è essenziale. (la Repubblica)

Su altre fonti

Una notte irripetibile in un luogo storico. Campari, main Sponsor di Biennale Cinema per il settimo anno consecutivo, ha animato il Lido di Venezia con un party esclusivo all’insegna del glamour e della passione all’aeroporto Nicelli di Venezia-Lido, trasformato in «rosso» per l’occasione. (Vanity Fair Italia)

Venezia81, nella Campari Lounge – di fronte al Palazzo del Casinò - si respira aria di cinema grazie a una Masterclass con protagonista Pierfrancesco Favino, nel ruolo di Ambassador Campari, moderata dal giornalista e critico cinematografico Mauro Gervasini. (Corriere TV)

Il Jet Campari atterra nella spettacolare cornice dell’aeroporto Giovanni Nicelli, per l’occasione tinto di rosso. Da Pierfrancesco Favino e Massimiliano Caiazzo a Gianluca Gazzoli, Maryna e Mattia Stanga. (Whoopsee)

Pierfrancesco Favino: «In Maria abbiamo improvvisato diverse scene. Con Angelina Jolie e Alba Rohrwacher si è creato un senso di intimità»

No. "Quando ti dicono “bravo, ma non hai la faccia…“, beh: io per vent’anni “non ho avuto la faccia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Per essere un buon attore, uno di quelli che ti fanno dire "non sta facendo niente ma sembra che faccia tutto”, come Anthony Hopkins o Gena Rowlands, bisogna liberarsi di tutto quello che non è essenziale». (Vanity Fair Italia)