40 ALPINI JULIA RISPEDITI A CASA DAI LIBICI IN QUANTO CLANDESTINI! CLAMOROSO, TRIPOLI RESPINGE A CASA IL CONTINGENTE ITALIANO

Osimo Oggi ESTERI

E che nessuno da Roma abbia mossa un sol dito per evitare al Paese l’ennesima figura di peracottari internazionali.

Anzi, ora si prendono persino gioco di noi…. Se avessimo un briciolo di dignità – conclude AIMI – dovremmo incominciare a contrastare l’arrivo di clandestini privi, diversamente dei nostri alpini, anche di qualsiasi documento di identità.

Mentre in Italia arrivano dalle stesse coste, a ritmo sempre più serrato, migliaia di clandestini… dalla Libia ci impongono di tornare da dove siamo venuti!

Eppure da quelle stesse coste partono tutti i giorni, verso l’Italia, centinaia di uomini privi di ben altro che una banale firma. (Osimo Oggi)

Su altre fonti

Ad alcuni militari del Celio e della Brigata Julia è stata però negata l’autorizzazione allo sbarco da parte delle autorità libiche, perchè mancava sul loro passaporto il visto d’ingresso. Un caso di ”respingimento” senza scrupoli, ridicolo e al tempo stesso umiliante per loro e per noi. (infodifesa.it)

Noi in Libia non combattiamo, non vediamo e probabilmente non capiamo nemmeno quello che accade. Forse è ora che qualcuno abbia il coraggio di ammettere la risposta più onesta e banale al solito quesito: perché il mondo ci tratta come una “Repubblica delle banane”? (Difesa Online)

Secondo quanto emerso, il governo di Tripoli avrebbe negato lo sbarco dei nostri militari contestando la mancanza del visto sul passaporto. Anche Fratelli d’Italia ha chiesto “ai ministri Di Maio, Guerini, Speranza spiegazioni su 40 militari italiani respinti in Libia”. (OFCS.Report)

A dirlo è il senatore Enrico Aimi, capogruppo di Forza Italia in Commissione Esteri al Senato. Il governo ha il dovere di dare immediatamente delle spiegazioni su questa vicenda inaccettabile”, conclude il senatore forzista. (Fatti e avvenimenti)

«Segnali piccoli e grandi, ma pure pericolosi, che i turchi non ci vogliono fra i piedi in Libia. «Ad alcuni militari del Celio e della brigata Julia è stata però negata l'autorizzazione allo sbarco da parte delle autorità libiche, perché mancava sul loro passaporto il visto d'ingresso. (ilGiornale.it)

La notizia ha dell’incredibile e dimostra che a livello internazionale il nostro Paese non conta più nulla. Proviamo ad immaginare cosa sarebbe accaduto se un “incidente” di questo tipo avesse coinvolto i Marines Americani giunti in un qualsiasi Paese amico. (Imola Oggi)